Nei prossimi tre decenni avremo bisogno di più cibo per soddisfare la domanda di una popolazione in aumento, è stato calcolato che ne servirà dal 30 al 70 per cento in più. E il sistema alimentare globale dovrà cambiare profondamente per riuscire a garantire cibo sicuro e sano, ma anche prodotto in modo sostenibile. Uno studio ha esaminato le tecnologie più promettenti che potrebbero fare la differenza, per la sussistenza degli esseri umani e del nostro pianeta.
Idee di innovazione
iEcology, le potenzialità del web in aiuto della Ricerca
Tanti video e tante foto, dunque tanti dati contenuti nel web potrebbero aumentare le conoscenze su vita, sopravvivenza ed estinzione di tante specie. Un nuovo approccio alla ricerca, complementare a quello tradizionale, che potrebbe aprire davvero nuove prospettive. Questo l’obiettivo del progetto iEcology.
Nuove frontiere per la cura di precisione delle piante
Un sistema innovativo che utilizza una serie di micro aghi realizzati con un biomateriale a base di seta per rilasciare in modo mirato nutrienti, farmaci o altre molecole a parti specifiche della pianta. Questo il nuovo progetto guidato dal ricercatore italiano Benedetto Marelli che lavora al MIT.
Il Progetto Unlock si prepara ad esplorare le potenzialità e le applicazioni delle comunità microbiche
È partito il progetto Unlock che si propone di analizzare le potenzialità e le applicazioni delle comunità microbiche. Obiettivo? Trovare soluzioni sostenibili in tema di sicurezza e produzione alimentare, benessere degli animali e dell’ambiente, ma anche produrre nuovi bio materiali. Finanziato dal Consiglio Olandese per la Ricerca (NWO), coinvolge scienziati e ricercatori di diverse discipline dell’Università di Wageningen e della Delft University of Technology
Economia circolare e prodotti sempre più naturali, è la volta dei coloranti
Da verdura e frutta invendute si possono recuperare tante sostanze preziose, ma grazie alla selezione e alla combinazione di una serie di enzimi si possono ottenere coloranti perfetti e sostenibili. Se ne sta occupando con alcuni colleghi Ilaria Benucci che lavora all’Università degli Studi della Tuscia e che è riuscita ad ottenere coloranti alimentari completamente naturali dall’estrazione dei carotenoidi rosso-arancio dei pomodori.
Le esplorazioni di Ilaria nel mondo degli enzimi
È di Castiglione in Teverina, un piccolo comune in provincia di Viterbo, e vive da…
Formaggi e coagulanti vegetali, magiche alchimie tra tradizioni e innovazione
Usare coagulanti di fonte vegetale per produrre formaggi è una pratica antica utilizzata in molte geografie e il Caciofiore di Columella laziale ne è una conferma. Ma le fonti possono essere molteplici e le potenzialità sono infinite. Katia Liburdi del Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia sta lavorando per identificare gli impieghi ottimali di queste fonti vegetali in modo da ottenere risultati qualitativamente eccellenti.
Cambiamenti climatici e migrazioni degli uccelli, nuovi studi e l’aiuto di Icarus
Il riscaldamento globale sta contribuendo a ridurre la biodiversità, prerequisito indispensabile per l’equilibrio degli ecosistemi, e tante, troppe specie si stanno estinguendo. Secondo uno studio del Max Planck Institute ogni anno circa un miliardo di uccelli migratori muore in rotta tra l’Europa e l’Africa. La Ricerca continua a darci evidenze, numeri, cause e indicazioni ma poi?
Cibo e sostenibilità, esercizi utili
Quanti spazi verdi potrebbero essere utilizzati per coltivare frutta e verdura? E su quanti tetti si potrebbero installare serre idroponiche? Forse sono domande che dovrebbero farsi tutte le città, ma il Sustainable Food Institute dell’Università di Scheffield ha fatto uno studio preciso e ha dato risposte puntuali.
Piante più resistenti? A lezione dalle antichissime Antocerote
Grazie a studi sul genoma, capire come si sono evolute e come vivono e crescono le antichissime antocerote, tra i primi gruppi di piante che sono riuscite a colonizzare la terra. Un progetto di ricerca affascinante, condotto da un team internazionale dell’Università di Zurigo e dal Boyce Thompson Institute, che dà indicazioni importanti per riuscire a produrre varietà più produttive e resistenti.