Percorsi di sostenibilità

La valorizzazione delle alghe, un circolo virtuoso all’insegna della sostenibilità

Le alghe possono contribuire in modo importante al raggiungimento dell’obiettivo: riuscire a produrre cibo per tutti in modo sostenibile. E la loro valorizzazione potrebbe dare anche un nuovo impulso all’economia di tanti Paesi che hanno gli habitat ideali per la loro coltivazione. Un team di ricercatori dell’Università di Wageningen sta conducendo degli studi per dare indicazioni sulle opportunità globali legate a questa risorsa.

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Suolo e sale, alla ricerca di nuovi equilibri

Come ciascuno di noi dovrebbe controllare la presenza di sale negli alimenti per tutelare il proprio benessere, così gli agricoltori dovrebbero controllare acqua e fertilizzanti per scovare la presenza del sale e tutelare la salute del suolo. Uno studio ha messo in luce gli effetti negativi dell’esposizione al sale dei terreni, un fenomeno che contribuisce anche a un aumento di emissioni di anidride carbonica e dunque al riscaldamento globale.

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Riso e cambiamenti climatici: i risultati del progetto Neurice

Grazie a un grande progetto di ricerca, coordinato da Salvador Nogués, professore di Fisiologia vegetale all’Università di Barcellona, presto potranno essere disponibili nuove varietà di riso più resistenti ai cambiamenti climatici e alle malattie. Sei nuove varietà sono state già registrate: 2 in Spagna, 2 in Francia e 2 in Italia.

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Vertical farm, il modello di business di 80 Acres

Dopo molteplici esperienze nel settore alimentare Mike Zelkind e Tisha Livingston hanno deciso di dedicarsi alla coltivazione indoor e hanno creato la loro startup 80 Acres e la loro prima vertical. La loro formula? Vicinanza ai punti vendita per ridurre i viaggi delle merci e tante innovazioni tecnologie per migliorare la qualità e diminuire i prezzi dei prodotti.

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Cambiamenti climatici, un rapporto mette il dito nella piaga

Il riscaldamento globale è un fenomeno complesso e giustamente sono tanti i progetti di ricerca che si propongono di studiarne attentamente le cause e le conseguenze. Ma secondo uno studio, la maggior parte dei finanziamenti è destinata a progetti che riguardano tematiche naturalistiche e tecniche e non coinvolge le cosiddette scienze sociali, che potrebbero invece contribuire all’introduzione di nuovi comportamenti sostenibili.

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Chi meglio di Isabella può parlare del valore del cibo?

È una tecnologa alimentare, si è sempre occupata di sicurezza del cibo, di disciplinari e di normative, oggi Isabella Corso collabora con il Banco Alimentare della Lombardia, un’organizzazione che nel 2018 ha raccolto e distribuito alle strutture caritative del territorio più di 19.000 tonnellate di prodotti alimentari. Un grande lavoro di una grande squadra impegnata ad aiutare le persone in difficoltà e a combattere gli sprechi alimentari.

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