Percorsi di sostenibilità

Cibo sostenibile e proteine alternative, per tutti: in Svizzera tre Big uniscono le forze

Nasce il Cultured Food Innovation Hub, un’azienda autonoma e indipendente interamente di proprietà di Givaudan, Bühler e Migros. Fornirà strutture e conoscenze ad altre aziende per favorire la produzione di carne, pesce e frutti di mare coltivati utilizzando metodologie e soluzioni di fermentazione avanzate.

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Il vino bio piace sempre di più

L’Italia ha quasi il 19% dei vigneti coltivati secondo il metodo biologico ed è il più importante esportatore a livello europeo. Questi alcuni dei dati appena pubblicati nel report “La filiera vitivinicola biologica”, l’ultimo quaderno di una collana tematica dedicata al mondo del bio realizzato da Mipaaf-Ismea. Un settore ancora di nicchia ma in forte crescita in linea con i nuovi orientamenti dei consumatori.

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Specie selvatiche e minacce: in California c’è un nuovo sistema di allerta

Dall’avvelenamento da acido domoico degli uccelli marini al cimurro canino nei procioni, la fauna selvatica deve affrontare una nuova varietà di minacce e malattie. Ma se la loro vita è sicuramente in pericolo ci sono possibili rischi anche per la salute degli esseri umani e degli animali domestici dal momento che l’ambiente ormai è sempre più condiviso. Per questo in California è stato creato un nuovo strumento in grado di inviare segnali di allerta alle agenzie preposte in base all’analisi dei dati che vengono regolarmente raccolti nel Wildlife Rehabilitation Medical Database (WRMD) .

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PGIP, la proteina che può proteggere le piante dai funghi

Uno studio condotto da ingegneri e fitopatologi della UC Riverside apre nuove prospettive per la difesa naturale della pianta: i ricercatori hanno trovato il modo di produrre una proteina che impedisce ai funghi di abbattere le pareti cellulari, inibendo il processo di infezione. L’applicazione di questo peptide derivato da proteine vegetali naturali avrebbe un impatto minimo sull’ecologia delle piante e dei microbi.

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Dai sottoprodotti dell’industria alimentare nascono nuovi biopolimeri conduttivi

Per creare nuovi biopolimeri “le implicazioni economiche sono fondamentali ed è molto importante abbassare i costi dei processi di produzione in modo che diano un prodotto competitivo, anche in termini di prezzo, rispetto ai polimeri a base di petrolio, e fortunatamente ci siamo riusciti. A ciò si aggiunge la riduzione dei danni ambientali sia in fase di produzione che durante l’utilizzo.” Questo il commento di Nadav Amdursky, capo del laboratorio di biopolimeri e bioelettronica del Technion che ha coordinato il progetto di ricerca.

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