Le radici sono fondamentali per lo sviluppo di una pianta e alcuni loro geni condizionano la capacità della pianta stessa di resistere alla siccità e ad altri stress. Uno studio di un team di esperti di biologia vegetale dell’Università della California ha individuato alcuni dati genetici che potranno aiutare a creare colture alimentari in grado di sopravvivere agli effetti del riscaldamento globale. Nuove frontiere per il breeding.
Percorsi di sostenibilità
Dal DNA, informazioni sulla storia e indicazioni per il futuro. La lattuga insegna
Seimila anni fa la lattuga era coltivata per estrarre l’olio dai suoi semi poi a partire dagli antichi greci e romani è stata utilizzata come vero e proprio alimento fino ad arrivare alle varietà attuali. Il DNA racconta anni e anni di breeding ma fa scoprire anche geni sconosciuti che potrebbero servire per ottenere più velocemente varietà più resistenti ai cambiamenti climatici e alle malattie. Questi i primi risultati di uno studio condotto dall’Università di Wageningen con la collaborazione del Beijing Genomics Istitute.
Il viaggio di Camilla all’insegna della bioeconomia
Dal progetto internazionale MEDCLIV (MEDiterranean CLimate Vine and Wine Ecosystem), che si propone di condividere conoscenze e soluzioni per mitigare gli effetti del riscaldamento globale nella viticoltura europea, allo studio delle infinite potenzialità degli insetti, la ricercatrice Camilla Chieco è impegnata in prima linea sul fronte della sostenibilità. Camilla, infatti, lavora all’IBE del CNR, l’Istituto per la BioEconomia del famoso Consiglio Nazionale delle Ricerche, e non ha dubbi: sono tanti, a portata di mano e a volte sorprendenti, i percorsi praticabili per rendere la nostra vita e la nostra economia più sostenibili.
Riscaldamento globale e futuro del nostro cibo, creata una nuova varietà di fagioli resistente alla siccità
L’Institute for Sustainable Food dell’Università di Sheffield ha sviluppato una varietà di fagioli che potrebbe essere in grado di utilizzare fino al 40% in meno di acqua,
Una nuova borsa di studio per la tutela delle api selvatiche
Gli impollinatori svolgono un ruolo cruciale per gli equilibri degli ecosistemi e per la produzione del nostro cibo, ma quanto conosciamo le cosiddette api selvatiche e le cause del loro declino? In Svizzera, all’Università di Berna nasce un progetto mirato, finanziato dalla Fondazione Vinetum.
Proteine alternative, le mosse strategiche dei colossi brasiliani JBS e BRF
Anche i giganti della carne brasiliani investono sulle proteine alternative per rispondere alle nuove tendenze del mercato e per diventare più sostenibili.
Made in Italy, logistica e sostenibilità. Spunti di riflessione
Alcune considerazioni sulla logistica di Olga Simeoni, avvocato e consigliere d’amministrazione del CAR. Le sue valutazioni, basate su conoscenze dirette e dati precisi, suggeriscono una strategia all’insegna dell’ottimizzazione, della valorizzazione e del coordinamento delle infrastrutture già esistenti. Un percorso realisticamente praticabile che aumenterebbe l’efficienza della logistica salvaguardando gli equilibri ambientali, economici e sociali dei nostri territori.
Viticoltura: la biodiversità del suolo, un valore da conoscere meglio e da far conoscere di più
Conoscere meglio il livello di biodiversità del suolo può essere un fattore importante, utile anche per comunicare la qualità e l’origine delle nostre produzioni d’eccellenza. Il progetto BEST – Biofertilità dei suoli nel vigneto (Biodiversity in vinEyard agro-ecoSysTems), condotto da ricercatori dell’Università degli Studi di Milano (UniMI), Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali e da esperti di Corteva Italia, utilizza un nuovo approccio e nuove tecniche innovative per individuare le correlazioni tra biodiversità, parametri chimico-fisici dei suoli e pratiche agronomiche.
Proteine alternative, Givaudan e Bühler insieme per il mercato asiatico
Nel nuovo Protein Innovation Centre di Singapore creato da Givaudan e Bühler, si creeranno prodotti all’avanguardia basate su proteine alternative a base vegetale. Il centro praticamente copre tutto il processo end-to-end della produzione di proteine vegetali: dalla selezione delle materie prime allo sviluppo e alla ricerca del prodotto, ai test sui consumatori.
Rubare i geni dei vicini per crescere meglio, alcune piante lo fanno
Le colture erbacee prendono in prestito dei geni dai loro vicini per crescere più grandi, più alte e più forti. Sfruttare questo processo contribuirebbe a migliorare la produttività delle colture rendendole più resistenti ai cambiamenti climatici. Una ricerca, condotta dall’Università di Sheffield, indaga su questo fenomeno che potrebbe aprire nuove prospettive per il futuro della nostra alimentazione.