Il legno, risorsa preziosa per packaging sempre più sostenibili

Arla, il famoso gruppo lattiero-caseario, ha una chiara strategia sul fronte della sostenibilità e anche per quanto riguarda il packaging i suoi obiettivi sono espliciti. Sono comunicati in modo chiaro anche nel loro bilancio e nel loro sito. Così per quanto riguarda il packaging il gruppo ha proprio indicato i suoi “comandamenti”.

  • Entro il 2020 raggiungere la riciclabilità del 100% dei suoi packaging e ridurre del 25% le emissioni di  CO2.
  • Aumentare la percentuale di materiale riciclato nelle confezioni.
  • Ridurre il peso del materiale di imballaggio.
  • Aumentare l’uso di materiali certificati.
  • Aiutare i consumatori a ridurre gli sprechi alimentari attraverso una guida e un imballaggio adeguato.
  • Collaborare con i comuni e altre realtà esterne per migliorare i sistemi di riciclo ed evitare i rifiuti.
  • Lavorare con i fornitori e impegnarsi nella ricerca per trovare nuovi materiali e soluzioni di imballaggio più sostenibili.
  • Dove la plastica è la scelta migliore, individuare alternative sostenibili.
  • Utilizzare materiali plastici monouso che possano essere riciclati.
  • Utilizzare plastica riciclata, nei casi in cui la sicurezza alimentare e le normative lo consentono.
  • Aumentare l’uso di plastica a base biologica.
  • Collaborare per ridurre l’inquinamento degli oceani.

Così da queste linee guida è nata l’ultima idea di Arla.

Un cartone di latte convenzionale è in genere costituito per circa l’85% da cartone. Arla voleva lanciare un tipo di imballaggio che fosse al 100% a base di legno, in cui anche la percentuale di plastica fosse sostituita da materiale a base di legno.

Quando un prodotto è liquido come il latte, è necessario un sottile film di plastica all’interno del cartone per garantire la sicurezza del prodotto e la durata di conservazione. Nel nuovo packaging, la plastica è ora realizzata con materia prima a base di legno e le caratteristiche tecniche sono analoghe a quelle delle confezioni precedenti. L’impiego del nuovo materiale nei cartoni “gable” però evita l’uso della plastica per un volume pari a 180.000 chilogrammi l’anno e anche l’impronta di carbonio dell’imballaggio si riduce di circa un quinto.

Oggi Arla è la prima azienda in Finlandia che utilizza bioplastiche rinnovabili a base di legno nei cartoni per il latte, lo yogurt e altri prodotti da cucina e quest’anno, secondo i suoi calcoli, più di 40 milioni di queste nuove confezioni saranno presenti nei supermercati.

Per la realizzazione dei nuovi packaging Arla ha collaborato con UPM, società specializzata nella produzione di materiali rinnovabili e biodegradabili, e con Elopak, la ditta norvegese di imballaggi che li ha realizzati. Con entrambe le due aziende Arla sta ideando e testando nuove soluzioni dal 2014. L’obiettivo? Raggiungere quanto prima una gamma di packaging completamente sostenibile.

Alessandra Apicella

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