AGCO è uno dei grandi protagonisti globali del settore agricolo perché progetta e sviluppa soluzioni tecnologiche avanzate per rendere le attività più efficienti e produttive. La società è presente in Africa e in questo continente si propone come partner per ammodernare il settore. Nello Zambia ha ideato un progetto dal nome esplicito “Future Farm”. L’obiettivo è sviluppare un sistema di produzione alimentare sostenibile in grado di aumentare la produttività agricola utilizzando le risorse in modo più efficiente.
Con questa iniziativa, avviata nel maggio del 2015, AGCO si è impegnata ad educare agricoltori, rivenditori e distributori all’utilizzo di soluzioni avanzate e integrate e offre il supporto concreto per impiegare queste tecnologie localmente. La prima fase del progetto prevedeva la diffusione di pratiche colturali avanzate e la meccanizzazione di una serie di aziende locali.
Secondo AGCO a livello globale, ci sono oltre 1,3 miliardi di giovani e la maggior parte di loro non ha accesso alle risorse necessarie per costruirsi un futuro praticabile, invece sono proprio questi giovani che possono dar vita a una vera “rivoluzione verde” per costruire un mondo veramente sostenibile. AGCO ha guidato infatti l’“Alliance for Green Revolution for Africa (AGRA), un progetto lanciato nel luglio del 2017 e ora concluso, che ha coinvolto anche l’Harper Adams University della Gran Bretagna, l’organizzazione FutureSeeds e l’università dello Zambia.
La scelta strategica di AGCO per favorire il cambiamento è all’insegna di 4-H, head, heart, hands, health: testa, cuore, mani, salute.
Gli obiettivi infatti sono i seguenti.
• Insegnare ai giovani ad utilizzare pratiche agricole e tecnologie che contribuiscono alla produzione di un cibo migliore, presupposto per una vita più sana e standard di vita più elevati.
• Insegnare ai giovani ad apprezzare l’agricoltura, che può diventare una scelta di vita veramente sostenibile anche in termini economici.
• Educarli a un’alimentazione equilibrata che integri i prodotti.
• Far leva sui giovani per cambiare l’atteggiamento e le pratiche non più efficaci e far evolvere il settore.
La seconda fase del progetto Future Farm è partita ufficialmente il 31 luglio scorso, nella fattoria di 150 ettari fuori Lusaka, capitale dello Zambia.
Questa fase comprende la costruzione di alloggi per studenti e personale con 24 camere, servizi comuni come la mensa – che può ospitare oltre 80 persone – e un tipico Insaka, un gazebo con un cortile centrale che nelle località dello Zambia rappresenta un luogo di incontro e confronto e che qui vuole proprio favorire l’apprendimento interattivo. Questa nuova fase del progetto includerà anche il potenziamento delle infrastrutture stradali e agricole esistenti e la digitalizzazione del materiale di formazione per garantire che queste conoscenze siano accessibili anche agli agricoltori nelle parti remote del continente.
Il governo della Repubblica dello Zambia considera l’agricoltura un settore chiave per la creazione di posti di lavoro e per la riduzione della povertà, già oggi questo comparto impiega oltre il 70% della popolazione e contribuisce al 19% del PIL del Paese. In particolare, il governo ha avviato numerosi progetti volti ad aumentare il volume e il valore dei prodotti agricoli prodotti e venduti, soprattutto dei piccoli coltivatori locali.