Oggi Pellikaan è un nome noto a molti orticoltori, ma all’inizio era solo un coltivatore di pomodori e cetrioli del Westland, in Olanda, che voleva risolvere un problema pratico: man mano che crescevano le sue piante si rendevano necessari interventi complicati e faticosi.
Ad un certo punto a Pellikaan viene l’idea di agganciare le sue piante in modo da guidarne lo sviluppo e si confronta con il centro di innovazione governativo, ora chiamato Syntens, e con l’Applied Scientific Research Institute olandesi.
Da questa collaborazione nasce Qliper che è un sistema costituito da un gancio per colture, con due morsetti in acciaio inossidabile, e da una corda. Dal 1997, anno in cui la soluzione fu presentata all’HortiFair, il più importante appuntamento per il mondo dell’orticoltura, Pellikaan ha venduto più di 20 milioni di morsetti in tutto il mondo. Il sistema è stato inizialmente applicato nelle serre dedicate alla coltivazione di cetrioli e pomodori, ma ora viene sempre più utilizzato anche per altre colture come paprika, melanzane, more e lamponi.
Grazie a questo sistema la pianta viene tirata verso il basso e con la crescita i morsetti vengono spostati fino a quando la pianta viene pizzicata e tagliata. Il lavoro nella serra si semplifica, si risparmiano tempi e costi e si evita che le foglie si rovinino. Il sistema di serraggio è riutilizzabile, i morsetti possono essere recuperati e reimpiegati come pure le corde che sono realizzate in juta. Grazie ai materiali scelti, durante la raccolta dei pomodori, non si hanno più residui di plastica o di filo quindi è possibile compostare senza lavoro aggiuntivo i resti delle colture e utilizzarle sui terreni.
A detta di tutti i clienti il sistema consente di ottenere raccolti di maggiore qualità, ad esempio, coltivando i cetrioli in modo tradizionale spesso il 30% dei frutti risulta piegato mentre con Qlipr il 99% della produzione è di serie “A”.
Negli ultimi anni Pellikaan ha continuato a farsi venire delle idee per migliorare le sue coltivazioni avendo sempre come punto di partenza il suo Qlipr.
Ha creato un sistema di impollinazione automatizzato, un piccolo motore vibrante collegato ai cavi aerei della serra, che si attiva semplicemente con un interruttore. Il sistema si è dimostrato molto efficace soprattutto nei Paesi in cui c’è carenza di impollinatori come in Australia e dove le operazioni in genere vengono effettuate manualmente.
Un’altra innovazione che sta mettendo a punto riguarda l’utilizzo di alcuni odori per scoraggiare l’avvicinamento di alcuni insetti. I minuscoli inserti in schiuma che fanno parte del suo sistema di serraggio vengono intrisi da insetticiti che proteggono le piante. Questa soluzione al momento è in fase di test e si sta verificando l’efficacia di una serie di odori ma i risultati sono promettenti. In tal modo si evitano i pesticidi con vantaggi in termini di sostenibilità e di riduzione dei costi.
Ma Pellikaan sta anche studiando come utilizzare al meglio il calore e la CO 2 che possono essere utilizzati rispettivamente per il riscaldamento della serra e per stimolare la crescita delle piante. Il suo sogno è quello di realizzare una vera “serra circolare”.
Su questi temi si sa gli olandesi, per nostra fortuna, non demordono: le loro idee diventano sempre progetti e soluzioni. Aspettiamo fiduciosi.