Sono dieci i protagonisti della coalizione che nasce per finanziare e sviluppare il nuovo sistema di monitoraggio forestale basato su radar, il Radar Alerts for Detecting Deforestation (RADD).
Ne fanno parte i maggiori produttori e acquirenti mondiali di olio di palma: Bunge, Cargill, Golden Agri-Resources (GAR), Mondelēz International, Musim Mas, Nestlé, Pepsico, Sime Darby Plantation, Unilever e Wilmar.
Il sistema dovrebbe contribuire a una radicale trasformazione del settore perché le operazioni di monitoraggio e le evidenze saranno accessibili a tutti e ogni gruppo imprenditoriale sarà pubblicamente responsabile dell’esistenza dei rischi di deforestazione legati alla sua catena di approvvigionamento. RADD, infatti, sarà il primo sistema di monitoraggio basato su radar che renderà disponibili al pubblico gli avvisi di deforestazione.
Sviluppato dall’Università di Wageningen e Satelligence, con la collaborazione del World Resources Institute, il sistema RADD aumenterà l’affidabilità delle rilevazioni rispetto agli strumenti di monitoraggio attualmente impiegati. Questi infatti si basano su immagini ottiche satellitari, che possono essere ritardate quando le nuvole ostruiscono la vista delle foreste; l’uso di onde radar invece consente di rilevare le informazioni sul cambiamento delle foreste senza interferenze da parte delle nuvole o della luce solare.
Il sistema si basa su un approccio integrato, impiega tecnologie e metodologie diverse per certificare e mappare la catena di approvvigionamento, effettuare verifiche e monitorare. Utilizzerà i dati radar disponibili gratuitamente dai satelliti Sentinel-1A e B dell’Agenzia spaziale europea, che orbitano attorno alla Terra ogni 6-12 giorni e sono in grado di fornire dettagli anche di aree particolarmente limitate e circoscritte.
Durante lo sviluppo del sistema RADD, nei prossimi due anni, le società partner riceveranno avvisi sugli eventi di deforestazione rilevati e forniranno un feedback per la messa a punto del sistema stesso. Una volta completato il sistema, gli avvisi saranno disponibili su Global Forest Watch e Global Forest Watch Pro, dove verrà anche pubblicata la metodologia adottata per creare e interpretare gli avvisi.
La natura aperta di RADD quindi consentirà anche ai governi, alle organizzazioni della società civile e ad altre parti interessate di monitorare le foreste utilizzando la stessa fonte di informazioni e gli stessi standard.
A conferma dei suoi obiettivi dichiarati, Nestlé fa parte di questa coalizione. Dalla fine del 2018, Nestlé ha monitorato il 100% delle sue catene globali di fornitura di olio di palma utilizzando Starling, un sistema di monitoraggio che utilizza satelliti ottici e radar.
Lo scorso aprile, il gruppo aveva dichiarato che il 77% delle sue principali materie prime agricole acquistate, incluso l’olio di palma, non aveva avuto effetti sulla deforestazione e l’obiettivo è che questa percentuale superi il 90% entro la fine del 2020 e che entro i prossimi tre anni venga raggiunto il traguardo del 100 per cento.
Ma lo scorso 29 ottobre, sempre in tema di sostenibilità, è stata annunciata un’altra importante iniziativa del gruppo Nestlé, vede protagonista Gerber, famoso brand di prodotti per la prima infanzia.
Gerber ha stretto una partnership con TerraCycle® per contribuire a dare una nuova vita agli imballaggi impiegati per gli alimenti dei bambini difficili da riciclare.
Il nuovo programma è aperto a qualsiasi persona, scuola, ufficio o comunità interessata. La partecipazione è semplice: basta iscriversi alla pagina “https://www.terracycle.com/en-US/brigades/gerber” e inviare gli imballaggi che non sono riciclabili localmente utilizzando un’etichetta di spedizione prepagata. Una volta raccolti, i materiali vengono puliti e fusi per essere poi rigenerati e dar vita a nuovi prodotti riciclati.
E per incentivare l’iniziativa, per ogni chilo di rifiuti di imballaggio inviato a TerraCycle, viene anche corrisposto un dollaro da donare a un’organizzazione no profit, scolastica o di beneficenza.
La foto è di Nestlé.