Proteine: tanta scienza e tante tecnologie avanzate per il nuovo business degli insetti

Il mercato delle proteine alternative è in grande fermento e gli insetti sono sempre più al centro dell’attenzione, e anche degli interessi degli investitori.

Gli insetti sono ricchi di sostanze nutritive e una fonte preziosa di proteine di alta qualità, si moltiplicano rapidamente e hanno un ciclo di vita naturalmente breve, hanno bisogno di un numero ridotto di risorse per essere allevate rispetto ad altri animali, emettono quantità minime di CO2 e hanno un’altra virtù: possono consumare sottoprodotti.

L’ultimo importante finanziamento è stato conquistato da Protifarm, una società nei Paesi Bassi che alleva una specie di coleottero alphitobius diaperinus detto anche scarabeo dei rifiuti. Il valore del finanziamento è stato di 10 milioni di dollari e l’operazione è stata guidata da Oost NL, l’agenzia di sviluppo dei Paesi Bassi orientali.

Protifarm utilizza le larve dei coleotteri per produrre polveri solubili che possono essere impiegati per prodotti da forno, alimenti per sportivi, pasta, ingredienti alternativi alla carne. Viene realizzata anche una specie di torta proteica simile al tofu che può essere cotta o grigliata come la carne.

La società è nata nel 2015, avvalendosi anche della lunga esperienza della sua consociata Kreca, leader europeo nella produzione di insetti. A Ermelo ha il suo impianto produttivo dove si occupa dell’allevamento e della lavorazione dell’Alphitobius diaperinus. È una struttura di 3.000 metri quadrati molto automatizzata, che con una produzione a pieno regime, a detta dell’azienda, potrebbe soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero di 90.000 persone.

Con il nuovo finanziamento Protifarm intende ampliare e automatizzare ulteriormente la sua capacità produttiva, esportare fuori dall’Europa e riuscire a rendere i suoi prodotti più competitivi, riducendone il prezzo e rendendo questa fonte proteica ancora più accessibile.

Ma a proposito di impianti con tecnologie avanzate, sempre nei Paesi Bassi, lo scorso 11 giugno ha aperto la sua nuova struttura a Bergen op Zoom, Protix, un altro grande protagonista nel campo delle proteine ricavate dagli insetti.

La società lavora con le larve della mosca del soldato nero (hermetia illucens) con cui realizza principalmente prodotti destinati all’alimentazione del bestiame e degli animali domestici.

Anche la struttura di Protix utilizza tecnologie particolarmente sofisticate e automatizzate. Secondo la società, il nuovo impianto è in grado di produrre proteine per alimentare oltre 5 milioni di salmoni ed è in grado di contribuire alla produzione di 250 milioni di uova nutrendo le galline senza impiego di soia.

Protix ha un proprio portafoglio di brevetti e commercializza i suoi prodotti in 18 Paesi, impiega 120 persone e ha un centro di ricerca e sviluppo.

Lo scorso marzo la società ha anche avviato un progetto di ricerca congiunto con Bühler Insect Technology Solutions e l’Università di Copenaghen per studiare come la mosca del soldato nero risponde ai vari patogeni degli insetti e per stabilire misure preventive che consentano una produzione di insetti sicura e libera da malattie. I risultati di questa ricerca saranno aperti al pubblico e ad altri operatori del settore.

Alessandra Apicella

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