C’è sempre più attenzione e consapevolezza da parte dei consumatori in materia di benessere animale e di uso di antibiotici. E il tema “carne” attualmente è quanto mai scottante e controverso. Così lo scorso 11 dicembre McDonald’s ha fatto un annuncio sulla sua nuova politica in tema di antibiotici: ne ridurrà l’uso nei suoi allevamenti di carne bovina.
Gli obiettivi sono: farne un uso responsabile, utilizzandoli solo quando è necessario, migliorarne i criteri di selezione e somministrazione, sostituirli con preparati alternativi per proteggere la salute e il benessere degli animali.
Il piano diventerà operativo in diverse fasi e partirà dalla raccolta dei dati relativi all’uso di antibiotici dei suoi fornitori di carne. A quel punto la società darà indicazioni e obiettivi precisi per ridurne il consumo, tappa prevista entro la fine del 2020.
I principali Paesi fornitori sono Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Nuova Zelanda, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti.
Nel 2022, McDonald’s intende pubblicare un rapporto sugli esiti di questo piano e sui risultati raggiunti.
Oltre ad essere un segnale importante per il livello distributivo a contatto con i consumatori, deve essere e diventare anche uno ancora più importante per promuovere anche negli allevatori (fornitori di questi giganti del Food) il ritorno ad una piena coscienza del proprio ruolo di produttori primari. Non possiamo cioè “cavarcela” troppo spesso con la guerra alle major del food…loro da qualcuno si forniranno pure, o no ? 😉 Questo annuncio va visto, spero, come una prossima “u-turn” verso un mercato che negli ultimi decenni si è dimostrato sempre più sregolato in favore del “Dio Danaro”.
Sono d’accordo ma penso anche che l’impegno e la cura con cui si coltiva e alleva debbano essere riconosciuti, valorizzati e promossi. E giustamente retribuiti.