Quando la sostenibilità è coerenza nella strategia aziendale: le scelte di Peroni

Forse la notizia è passata un po’ in sordina ma a Natale Peroni ha fatto un regalo a tutti noi e al nostro Paese. È il Bosco Peroni che ha già visto la piantumazione dei primi 300 alberi di melograni in Sicilia, un investimento per il benessere del territorio che consentirà di assorbire circa 15.000 kg di CO2.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione con Treedom, la piattaforma web che permette di piantare alberi a distanza e di seguirne la crescita, verificandone i progressi e i benefici per l’ambiente.

Il piano prevede di estendere questa iniziativa anche alle altre regioni italiane ed è in linea con la campagna «Birra Peroni ChiAma l’Italia», attraverso la quale l’azienda ribadisce il suo impegno concreto per il nostro Paese e conferma il suo contributo alla crescita e allo sviluppo delle comunità locali.  

La strategia di Peroni in tema di sostenibilità è molto chiara e gli impegni e i risultati raggiunti vengono comunicati pubblicamente in modo regolare.

Lo scorso maggio Birra Peroni ha presentati i traguardi ottenuti nel corso del 2017.

Pur aumentando in modo sostanziale la produzione (oltre 5,6 mln di ettolitri, + 14% rispetto allo scorso anno), l’azienda ha ridotto ulteriormente le emissioni inquinanti e nel 2017 ha generato solamente 4,57 kg di CO2 per ettolitro di birra (in calo del 4% rispetto all’anno precedente); se si prende in considerazione l’anidride carbonica non immessa in atmosfera dal 2008 a oggi si rileva un calo del 33,3%.

Resta stabile il consumo di acqua per ettolitro di birra (pari a 3,05 hl) con un valore di – 42% rispetto a 10 anni fa. In ambito energetico, invece, il consumo totale è passato a 80,14 MJ per ettolitro con una leggera flessione rispetto al 2016 (-0,7%).

Non solo. Birra Peroni è quasi prossima a raggiungere l’ambizioso traguardo del “100% recycled”: nel 2017 è riuscita infatti a conferire al riciclo il 99,6% dei rifiuti prodotti (+0,6% rispetto allo scorso anno).

Ma per Birra Peroni la sostenibilità non è solo un impegno aziendale, riguarda i prodotti e i processi dell’intera filiera.

“La sostenibilità delle nostre birre non può prescindere dalla sostenibilità delle materie prime con cui le produciamo – così aveva commentato a maggio, in occasione della presentazione dei dati, Roberto Cavalli, IntegratedSupply Chain Director Italy and Europe di Birra Peroni – per questo selezioniamo accuratamente l’orzo e il mais, ingredienti base delle nostre birre di punta, che vengono solo da coltivazioni italiane. Collaboriamo con tutta la filiera agricola, con Università ed enti pubblici in un’ottica di innovazione e di ottimizzazione, al fine di fornire ai nostri agricoltori strumenti sempre nuovi e utili per migliorare il loro lavoro e razionalizzare al massimo l’uso delle risorse naturali e dei mezzi tecnici.”

Alessandra Apicella

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