Le vertical farm ormai si stanno affermando in tutto il mondo. Le dimensioni e le tecniche adottate sono diverse ma ormai questo nuovo modello di agricoltura si sta consolidando con successo in tanti Paesi. I loro prodotti piacciono perché sono coltivati senza pestici, perché sono in linea con i principi della sostenibilità – ridotto uso di risorse, terra e acqua in primo luogo – perché arrivano perfetti, freschissimi e integri nel loro sapore e nelle loro proprietà al consumatore. In ogni periodo dell’anno.
E anche in Giappone il paradigma delle vertical farm sta conquistando la fiducia del mercato. Attualmente vi sono 200 aziende ma la previsione è che il numero raddoppi entro il 2025. Spread è stata una delle prime a debuttare, ha aperto a Kyoto nel 2007 la sua prima vertical farm, Kameoka Plant, una realtà non automatizzata in grado di produrre 21.000 cespi di lattuga al giorno. È stato un investimento importante che per dare i suoi frutti ha richiesto parecchi anni. Solo nel 2013 il bilancio è stato veramente positivo, anche se l’apprezzamento per quella lattuga era un segnale importante.
Così nel 2015, sempre a Kyoto, è stata creata un’altra vertical farm a Kansai Science City, questa volta più grande e automatizzata, Techno Farm, che oggi è in grado di produrre altri 30.000 cespi di lattuga al giorno.
Ora Spread è una delle realtà più importanti nel settore in Giappone. La sua lattuga, che porta il marchio Vegetus, si trova in più di 2.500 supermercati e, secondo i dati dell’azienda, ad oggi sono stati venduti circa 60 milioni di prodotti.
Spread si è specializzata nella produzione di 4 diversi tipi di lattuga ma sta lavorando per diversificare la sua offerta. Attualmente, il 70% della produzione del marchio Vegetus è destinato alla vendita al dettaglio e il 30% al servizio di ristorazione e ai piatti pronti.
Ma la strategia è in divenire, Spread intende espandersi ulteriormente, grazie a una serie di partnership con altre aziende cui fornirà esperienza, supporto alle attività di vendita, consulenza sulla tecnologia e sul modello di business.
Il primo frutto di questa annunciata serie di partnership risale al 24 giugno 2019 e vede la collaborazione di Spread con il gruppo JXTG: insieme stannoo costruendo Techno Farm Narita, una delle più grandi vertical farm automatizzate del Giappone. Ma Spread si sta accordando anche con Kyushu Electric per costruire la più grande vertical farm del mondo con una capacità di produzione di 5 tonnellate di lattuga al giorno. Grazie a queste partnership, l’obiettivo è arrivare ad avere 10 vertical farm entro il 2025.
Ma tornando alla lattuga, Vegetus è un marchio molto apprezzato dai consumatori giapponesi e il packaging racconta tutto il valore del prodotto, sicuro perché coltivato in ambienti protetti, con una migliore consistenza e più sapore. E, per parlare di prezzi, un cespo di lattuga con il marchio Vegetus, proprio perché prodotta su larga scala, costa solo il 10-20 per cento in più di quella coltivata con le pratiche dell’agricoltura tradizionale.
La strategia di Spread è quella di rendere accessibile veramente a tutti i suoi prodotti ed è impegnata ad abbassare i prezzi perseguendo maggiori livelli di efficienza e utilizzando tecnologie sempre più innovative, un’area in cui l’azienda sta continuando a investire proprio nei suoi centri di Ricerca e Sviluppo. Le loro soluzioni sono proprietarie e sono state realizzate in collaborazioni con grandi aziende giapponesi come NTT con cui sono stati sviluppati sistemi Internet of Things e tecnologie di machine learning per gestire in modo ottimale l’ambiente e la crescita delle piante.
Il modello tecnologicamente avanzato delle “Techno Farm” di Spread.