Soprannominato il “coleottero da miliardi di dollari” per i costi economici che ogni anno infligge all’agricoltura americana, la diabrotica o verme delle radici del mais è uno dei parassiti più devastanti.
“Sono insidiosi. Sono nel terreno, rosicchiano le radici e ne tagliano le estremità terminali, linfa vitale del mais”, ha detto Bruce Tabashnik, professore e capo del Dipartimento di Entomologia dell’Università dell’Arizona . “E se si impegnano, le piante di mais cadono davvero.”
E allora ecco l’ironia della sorte o meglio della natura.
Le colture geneticamente modificate sono state una soluzione importante nella battaglia contro i parassiti, hanno consentito di aumentare i raccolti e contemporaneamente hanno ridotto la dipendenza degli agricoltori da insetticidi ad ampio spettro che possono essere dannosi per le persone e l’ambiente.
Questo è successo anche per il mais. È stato geneticamente modificato per produrre proteine dal batterio Bacillus thuringiensis, o Bt, che uccidono le larve della diabrotica senza arrecare danni però all’uomo o alla fauna selvatica. Questa innovazione è stata introdotta nel 2003 e ha aiutato a tenere a bada il nemico che però nel tempo si è evoluto ed è diventato resistente. La minaccia è che questo coleottero potrebbe “tornare a diventare un parassita da miliardi di dollari”, ha affermato Yves Carrière, professore di entomologia al College of Agriculture and Life Scienze.
Carrière, membro del BIO5 Institute, ha condotto uno studio dettagliato in cui ha valutato l’efficacia della rotazione delle colture nel mitigare i danni causati dai questi coleotteri. Tabashnik, anch’egli membro del BIO5 Institute, è stato coautore dello studio con colleghi della North Carolina State University, della University of California-Davis, della McGill University e della Stockholm University.
La rotazione delle colture, la pratica di alternare colture diverse nello stesso campo nell’arco delle stagioni, è stata a lungo utilizzata per il controllo dei parassiti. Nel 2016, l’Agenzia per la protezione ambientale, Environmental Protection Agency, ha stabilito che la rotazione delle colture è il mezzo principale per ridurre i danni ai campi di mais Bt ma gli studi scientifici per supportare l’efficacia di questa tattica sono stati limitati. Carrière e il suo team, invece, hanno testato rigorosamente questo approccio analizzando per sei anni i dati sul campo provenienti da 25 distretti, soprattutto in Illinois, Iowa e Minnesota, tre stati che stanno affrontando i danni più ingenti nei campi di mais BT.
I risultati confermano con evidenze scientifiche che la rotazione funziona davvero. Alternando il mais con altre colture, gli agricoltori hanno ridotto notevolmente i danni.
Secondo lo studio, pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences, la rotazione delle colture offre anche molti altri vantaggi, tra cui aumento della resa, riduzione dell’uso di fertilizzanti e migliore controllo dei parassiti su tutta la linea.
Tabashnik fa anche riferimento allo studio condotto sul programma di gestione per sopprimere la resistenza del bollworm rosa al cotone geneticamente modificato Bt.
“La chiave per sradicare il bollworm rosa negli Stati Uniti era l’integrazione del cotone Bt con altre tattiche di controllo”, ha detto Tabashnik. “Ci siamo riusciti, ma questo vorace parassita invasivo ha rapidamente evoluto la propria resistenza al cotone Bt in India, dove veniva coltivato in modo esclusivo.”
In collaborazione con i coltivatori di cotone, gli scienziati dell’Arizona hanno sostenuto l’efficacia del cotone Bt contro il bollworm rosa ma hanno anche adottato una strategia in base alla quale le colture non Bt vengono piantate vicino alle colture Bt per consentire la sopravvivenza degli insetti sensibili. La strategia è diventata l’approccio primario utilizzato in tutto il mondo per ritardare l’adattamento dei parassiti degli insetti alle colture geneticamente modificate.
Ma anche questa volta la strategia si è dimostrata insufficiente.
“Durante l’ultimo decennio, abbiamo preso coscienza che questa soluzione non è sufficiente per evitare l’evoluzione del parassita”, ha detto Carrière. “Sarebbe saggio diversificare le tattiche di gestione prima che tali parassiti sviluppino resistenza. Questo approccio, chiamato gestione integrata dei parassiti, è vitale per preservare i benefici della biotecnologia”.
“Le persone ruotano le colture sin dagli albori dell’agricoltura. Le innovazioni che sviluppiamo hanno valore solo se le coniughiamo con tutte le cose che conosciamo da migliaia di anni”, ha detto Tabashnik.
Gli autori sottolineano che aumentare la rotazione delle colture è essenziale per sostenere i benefici economici e ambientali forniti dal mais Bt. “Questa è una delle applicazioni più importanti delle colture Bt negli Stati Uniti“, ha detto Carrière. “Se perdiamo questa tecnologia e ricominciamo a usare insetticidi, faremo danni enormi all’ambiente”.