Gli alimenti contaminati da batteri, virus, parassiti, tossine o sostanze chimiche fanno sì che oltre 600 milioni di persone si ammalino e 420.000 muoiano in tutto il mondo ogni anno. I disturbi e le malattie collegati all’assunzione di cibi non sicuri sono costi per il sistema sanitario e compromettono l’andamento del commercio, del turismo e dell’economia in senso lato. Ogni anno per le economie a reddito medio-basso il danno è di circa 95 miliardi di dollari. Per questi motivi la sicurezza degli alimenti deve essere un obiettivo fondamentale e deve essere considerata ogni fase della catena alimentare: dalla raccolta delle materie prime alla produzione, dalla lavorazione allo stoccaggio, dalla distribuzione alla preparazione, al consumo.
Questo lo scenario e l’appello che emerge da un comunicato stampa emesso oggi in occasione dell’apertura della First International Food Safety Conference organizzata ad Addis Abeba dall’Unione africana (UA), dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Un incontro di due giorni cui partecipano ministri dell’agricoltura, della salute e del commercio di circa 130 Paesi, esperti scientifici, rappresentanti di organizzazioni di consumatori, produttori alimentari e organizzazioni della società civile e del settore privato.
L’obiettivo della conferenza è identificare azioni chiave per garantire la disponibilità e l’accesso a cibo sicuro adesso e in futuro, un obiettivo che richiederà un forte impegno da parte di tutti anche in vista delle indicazioni dell’“Agenda for Sustainable Development 2030”.
Queste le sfide prioritarie per affrontare in modo adeguato il nuovo scenario.
I progressi tecnologici, la digitalizzazione, nuovi alimenti e metodi di lavorazione offrono numerose opportunità per migliorare la sicurezza del cibo e la qualità stessa dell’alimentazione, i mezzi di sussistenza e il commercio. Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici e la globalizzazione della produzione alimentare, insieme a una popolazione globale in crescita e all’aumento dell’urbanizzazione, pongono nuove sfide alla sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. I sistemi alimentari stanno diventando sempre più complessi e interconnessi, con importanti implicazioni sulle responsabilità legali. Per affrontare in maniera adeguata queste nuove dinamiche serve un’azione internazionale intersettoriale e concertata.
I sistemi di sicurezza degli alimenti devono tener conto del modo in cui il cibo viene prodotto e consumato. Ciò richiede investimenti sostenuti e approcci multisettoriali coordinati sul fronte legislativo, adeguate risorse scientifiche, osservazione e sorveglianza delle malattie e programmi di monitoraggio alimentare, che devono essere supportati da strumenti tecnologici adeguati, informazioni condivise, formazione e istruzione.
Dopo questa conferenza un altro importante appuntamento sarà l’International Forum on Food Safety and Trade, che si terrà a Ginevra i prossimi 23-24 aprile. Ospitato dall’Organizzazione Mondiale del Commercio, metterà al centro della discussione le nuove dinamiche che influenzano la sicurezza degli alimenti e il commercio.