Il 12 marzo scorso Birra Peroni ha presentato i suoi risultati di bilancio e i dati indicano che il 2018 è stato un anno record. Nel 2018, per la prima volta nella sua storia, il birrificio italiano ha superato quota 6 milioni di ettolitri prodotti, con un aumento del 6,4% rispetto al 2017 anno in cui la produzione si era attestata sui 5,6 milioni di ettolitri. In quattro anni, dunque, la produzione complessiva è aumentata del 19,46% a fronte di una riduzione della CO2 emessa dell’11,94%.
Degli oltre 6 milioni di ettolitri prodotti nel corso dell’ultimo anno, più di 2,1 milioni sono stati destinati all’export (in aumento dell’11% rispetto al 2017) nei 71 mercati internazionali in cui Birra Peroni è presente con i suoi brand. Primo tra questi è la Gran Bretagna che assorbe circa il 60% delle esportazioni complessive.
In particolare, nel 2018 lo stabilimento di Roma ha superato la soglia dei 2,5 milioni di ettolitri (+ 10,7% rispetto al 2017), lo stabilimento di Bari ha registrato la quota di 1,8 milioni di ettolitri (+ 5,6% rispetto al 2017) e lo stabilimento di Padova ha raggiunto quasi 1,7 milioni di ettolitri (+1,2% rispetto al 2017).
L’aumento della produzione è coincisa con un sostanziale miglioramento delle performance ambientali, a cominciare dalla riduzione della CO2 emessa dai tre stabilimenti per ogni ettolitro di birra prodotto. Nello specifico, anche grazie ai recenti investimenti realizzati nei tre siti produttivi, Birra Peroni ha diminuito la CO2 complessivamente emessa, passando dai 5,19 Kg CO2/Hl del 2015 a 4,57 Kg CO2/Hl del 2018 (-11,94%).
Positivi i risultati anche per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, energia termica e di acqua negli ultimi 4 anni. In particolare, lo stabilimento di Roma ha fatto registrare -16,9% di energia elettrica prodotta, -25,6% di energia termica e -14,1% per il consumo di acqua. A Bari la diminuzione dell’energia elettrica è stata dell’8,7%, quella dell’energia termica pari al 27,9% e il consumo di acqua è diminuito del 14,1%. A Padova, infine, il consumo di energia elettrica è scesa del 2,4%, l’energia termica del 2,6% e il consumo di acqua ha registrato una diminuzione del 2,7%.