Aperto lo scorso 25 marzo, Nutricia Cujik è il nuovo impianto di Danone realizzato secondo i principi della sostenibilità che produrrà prodotti per neonati, anche per quelli che sono allergici alle proteine del latte.
La nuova struttura sostituirà un vecchio stabilimento esistente a Cuijk. Utilizza tecnologie e processi avanzati per garantire che il consumo di acqua ed energia e le emissioni di CO2 siano ridotti al minimo. Una volta a pieno regime, il nuovo impianto avrà una capacità doppia rispetto allo stabilimento precedente ma utilizzerà il 60% in meno di acqua, il 25% in meno di energia e emetterà il 50% in meno di CO2. Per ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio Nutricia Cuijk è alimentata al 100% da energia elettrica rinnovabile.
Ma con questo impianto Danone punta a ridurre le emissioni di carbonio a tutto campo. Nutricia Cuijk, infatti, recupera gli ingredienti lattiero-caseari esclusivamente dall’Europa occidentale, la regione con i più bassi tassi di emissione di CO2 nell’industria casearia mondiale. La maggior parte delle materie prime provengono infatti dai Paesi Bassi e dalla vicina Germania. Non solo. Opererà in una logica di perfetta economia circolare: il 100% degli scarti e dei rifiuti della struttura viene recuperato, compresi quelli relativi agli imballaggi.
Per costruirlo sono stati necessari tre anni e un investimento di 240 milioni di euro, ma è uno stabilimento decisamente all’avanguardia ed è tra i più grandi nell’attuale rete di produzione europea di Danone. Questo investimento è in linea con la strategia di Danone “One Planet. One Health” che persegue obiettivi precisi in termini di sostenibilità, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Danone sta lavorando per diventare una delle prime multinazionali certificate come B Corp.
Il nuovo impianto Nutricia Cuijk è stato progettato per rispondere alle esigenze sempre più diffuse di prodotti appositamente studiati per i bambini con esigenze specifiche di salute. La presenza di allergie è, infatti, in costante aumento e circa il 2-5% dei bambini sviluppa allergia alle proteine del latte vaccino entro il primo anno di vita. L’impianto di Nutricia Cuijk impiega uno specifico processo di produzione chiamato idrolizzazione per cui le proteine del latte vaccino vengono scomposte o “tagliate” in frammenti proteici più piccoli, per cui si riducono i rischi di reazioni allergiche.
tutte cose che andrebbero certificate nei loro parametri, messe in comune con mezzi decentralizzati, non modificabili e trasparenti…me lo avete già sentito dire ?
credo proprio che Danone intenda certificare tutto, sta puntando veramente tanto sulle certificazioni… da quello che leggo.