La stampa internazionale ha riportato la notizia che Nespresso ha invitato gli altri produttori ad aderire al suo programma per riciclare le capsule di caffè in alluminio. Le aziende che vi aderiranno parteciperanno anche alla definizione del modello di finanziamento e di governance e contribuiranno a un uso più ampio del servizio.
Il modello di Nespresso, ideato 28 anni fa, partiva dall’esigenza di raccogliere e riciclare le capsule, oggetti piccoli e leggeri per cui non esisteva alcuna soluzione dedicata. Oggi Nespresso conta più 100.000 punti di raccolta in 53 Paesi, punti che al momento sono dedicati ai suoi clienti.
L’alluminio delle capsule viene raccolto e riciclato per utilizzi eterogenei: viene usato per la realizzazione di parti dei motori delle auto o dei computer o per produrre lattine o nuove capsule. I fondi di caffè invece sono utilizzati per produrre biogas e fertilizzanti naturali.
Nespresso ha anche annunciato una nuova iniziativa per cui a New York i cittadini potranno avere dei servizi di raccolta porta a porta grazie a un accordo siglato con Sims Municipal Recycling (SMR), la società che raccoglie e ricicla per la città ogni anno 500.000 tonnellate di plastica, vetro, metalli e carta.
L’accordo prevede un investimento da parte di Nespresso del valore di 1,2 miliardi di dollari che comprende anche l’adozione di nuove tecnologie specializzate per la lavorazione dei metalli domestici non magnetici, che saranno operative in autunno.
Gli impegni di Nespresso per la sostenibilità e l’economia circolare fanno parte di una strategia precisa, le linee guida e le iniziative sono definite e approvate da un Sustainability Advisory Board dedicato.
La scelta degli imballaggi in alluminio, infatti, è dettata sia dall’esigenza di proteggere la qualità del caffè sia dalla natura del materiale stesso che può essere riciclato e riutilizzato. Ma su questo fronte Nespresso si è impegnata anche ad utilizzare solo alluminio certificato, un obiettivo che la porterà a impiegare solo materiale sostenibile al 100 per cento entro il 2020.
Recentemente Nespresso ha anche preso una posizione precisa in tema di cambiamenti climatici dichiarando che “Per i coltivatori di caffè, il cambiamento climatico è ora”.
Nelle regioni in cui Nespresso recupera il caffè si toccano già con mano gli effetti, che penalizzano la qualità e le rese e mettono a rischio i mezzi di sostentamento degli agricoltori. Per questo la società sta lavorando per definire e mettere in atto una strategia che contribuisca ad arginare i danni e ricreare la biodiversità dei territori. Crede fermamente che le azioni locali portino vantaggi globali.
Nespresso sta investendo nella piantumazione di alberi nelle piantagioni di caffè e nei paesaggi circostanti. Gli alberi assorbono anidride carbonica, immagazzinano acqua, proteggono il suolo, contribuiscono ad arricchire la biodiversità dei territori, offrendo nuove opportunità di reddito agli agricoltori grazie alla vendita di legname e di frutta.
La società è anche impegnata a migliorare l’utilizzo delle risorse energetiche e impiega fonti rinnovabili in tutta la sua catena del valore. Ha una roadmap con obiettivi precisi che riguardano non solo le emissioni di cui è responsabile ma anche quelle di fonti esterne che hanno impatti sulle sue operazioni. L’obiettivo? Decisamente ambizioso: arrivare ad avere una tazza di caffè a emissioni zero.