Il nome della società viene dall’aggettivo comparativo latino altius, che indica un livello superiore. Nel senso che la loro proposta vuole offrire di più, più gusto e più sostenibilità, risultati che provengono da un modo diverso e migliore di interpretare l’agricoltura.
Altius Farms è stata creata da una donna, Sally Helbert, già executive della società GS1, famosa per aver inventato il barcode. Le sue vertical farm producono tutto l’anno, in maniera indipendente, varietà di lattughe ed erbe ma anche fiori commestibili. La nuova serra di Altius è a Denver nell’area del S Park, Sustainability Park, con cui ha avviato iniziative di collaborazione, e occupa il tetto di un ristorante giapponese.
Le idee alla base di Altius Farm sono chiare: produrre in modo pulito e sostenibile, realizzare un business profittevole che crei nuovi posti di lavoro “verdi”, essere un motore all’interno della comunità promuovendo un nuovo modo di fare agricoltura e giardinaggio.
La serra stessa, che ha una superficie di circa 750 metri quadri, è stata progettata in funzione delle esigenze delle piante e sono i sensori a regolare l’efficienza e le condizioni ottimali degli ambienti: accendono i ventilatori, aprono il tetto o le prese d’aria laterali per creare l’ambiente ottimale per la coltivazione delle verdure. Il sistema idrico è autonomo e non vengono usate luci al Led.
Altius lavora con alcuni dei migliori ristoranti di Denver, alcuni di loro commissionano forniture specifiche da abbinare alle loro portate e per allestire serate speciali. Collabora anche con gli chef per creare nuove ricette e coltivare nuove varietà.
La maggior parte dei clienti di Altius si trova nei quartieri circostanti, quindi quando i prodotti arrivano nei ristoranti sono freschissimi. Questo riduce gli sprechi alimentari sia all’interno dell’azienda che nei ristoranti, tuttavia, se la società non riesce a commercializzare tutto, quello che avanza viene donato alle organizzazioni We Do Was Waste e Denver Food Rescue.
Nella serra di Altius vengono organizzati anche corsi per l’organizzazione no profit “Veterans to Farms”, per introdurre le persone nel mondo dell’agricoltura – da questa associazione Sally ha imparato a conoscere l’agricoltura -ma anche tour e sessioni speciali per scolaresche e giovani.
La foto è di Altius Farms.
I grandi agglomerati urbani, in prospettiva temporale, dovranno affrontare sempre maggiori problemi di approvvigionamento di cibo, quindi iniziative di questo tipo, se diffuse, potrebbero almeno in parte risolvere il problema della coltivazione e fornitura di alcune specie vegetali.
Penso voglia dire anche più freschezza e sicurezza dei prodotti, meno imballaggi e meno operazioni e costi logistici…meno danni in termini di CO2.