Forse siamo spesso molto distratti ma in questi giorni così tristi, particolari e silenziosi, guardiamo tutto con occhi diversi e ci ritroviamo a scoprire per la prima volta persone, cose e dettagli con cui conviviamo da anni. Intercettiamo anche, quasi con una forma di riconoscenza, tutti i possibili segnali di vita, a partire dai piccoli uccelli che compaiono sui nostri balconi. Ma quanti uccelli vediamo e sentiamo abitualmente nelle nostre città o nei nostri paesi?
I dati non sono rincuoranti: gli uccelli si stanno riducendo e molte specie si stanno estinguendo; solo i piccoli passeri domestici, in Europa, sono diminuiti del 70 per cento dal 1980.
A questo proposito uno studio condotto dall’Università della Polonia ha dimostrato che il numero di uccelli nei villaggi si riduce quando gli edifici più vecchi vengono demoliti e sostituiti da nuove case. Ma ora i ricercatori polacchi con alcuni colleghi della Swedish University of Agricultural Sciences hanno rilevato che anche le ristrutturazioni di vecchi edifici e la realizzazione di impianti per ridurre i consumi energetici rappresentano una minaccia per gli uccelli.
Quando vengono rinnovati i tetti e si migliora l’isolamento delle pareti scompaiono piccole cavità e fessure che gli uccelli possono usare per nidificare. E questo capita soprattutto quando vengono ristrutturare vecchie cascine, che non sono più impiegate per le attività agricole ma vengono destinate ad altri usi.
Zuzanna Rosin, del dipartimento Ecologia della Swedish University of Agricultural Sciences, e i suoi colleghi polacchi hanno studiato il rapporto tra la diversità degli uccelli e la percentuale di edifici rinnovati o di recente costruzione in 104 villaggi polacchi.
Secondo i dati raccolti, il numero di uccelli, di specie differenti, che abitualmente utilizzano gli edifici per costruire i loro nidi, è diminuito del 50 per cento proprio per la modernizzazione dei villaggi e la ristrutturazione degli edifici.
Le conclusioni dei ricercatori: per garantire un vero sviluppo sostenibile e proteggere la biodiversità è opportuno valutare anche come il rinnovamento degli edifici può influenzare la vita degli uccelli. Il suggerimento è progettare architetture adatte anche ad accogliere gli uccelli creando apposite cassette o siti ideali per la costruzione dei loro nidi, e per le ristrutturazioni, se possibile, mantenere le caratteristiche dell’architettura tradizionale, come nel caso delle travi laterali, rifugi perfetti per i piccoli ospiti.
“Ciò che dovremmo capire è che difendere la biodiversità è un fattore decisivo per il nostro benessere. I passerotti che cinguettano fuori da una finestra non sono solo un sottofondo piacevole della nostra vita quotidiana, sono il segnale della qualità dell’ambiente in cui viviamo”, ha affermato Rosin.
I dettagli dello studio sono stati pubblicati in un articolo di British Ecologica Society.
La foto è di Darek Świtała
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