Non è un caso se al suo debutto nei negozi di Milano il radicchio trevigiano veniva chiamato la “tosatta”. Andrea Tosatto sin da ragazzo lavora per l’azienda di famiglia dove si coltivano prugne, cachi, pesche e orticole, poi per passione si dedica solo al radicchio. Quella passione lo porta a diventare, insieme al padre Attilio, tra i “padri fondatori” del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco. Andrea allora aveva poco più di 20 anni e oggi è presidente di quel consorzio. Di quelle piantine così speciali e apprezzate può raccontarvi tutto perché fanno veramente parte della sua vita.
Tra una semina e una raccolta, Andrea incontra Chiara Santinello, si innamora, la sposa e la coinvolge. Chiara non se ne intende di agricoltura, è ragioniera, osserva, impara, è curiosa, si appassiona e ad un certo punto ha un’intuizione: vuole avere anche lei un ruolo in quel mondo così magico. Decide di creare una sua piccola azienda, si dedicherà alla sperimentazione. In quel piccolo terreno proverà tecniche di coltivazione e testerà nuove varietà e tutto quello che raccoglierà in termini di risultati ed esperienze lo metterà a disposizione di molte aziende.
“Nel tempo la mia piccola azienda è diventata un punto di riferimento per gli agricoltori che fanno parte del consorzio. Mi chiedono aggiornamenti, informazioni e consigli e questo risultato inaspettato mi riempie di orgoglio e di soddisfazioni. I meriti però sono anche della mia fantastica squadra super esperta che mi affianca nelle fasi decisionali e nella messa in atto dei progetti.
“Testiamo le nuove varietà, coltivandole sia in vivaio che in campo, abbiamo fatto delle sperimentazioni per coltivare secondo pratiche biologiche, ma oggi stiamo puntando soprattutto sul residuo zero che ci consente di adottare metodologie più sostenibili.”
Esistono tre tipologie di radicchio: quello Rosso di Treviso Precoce, quello Tardivo e quello Variegato di Castelfranco. A Trebaseleghe, un piccolo comune vicino contemporaneamente a Treviso, Padova e Venezia, dove c’è “L’azienda agricola” di Chiara, si coltivano tutti e tre i radicchi IGP. Un’alchimia perfetta di suolo, acqua e clima, che sta diventando precaria anche per questo ortaggio, chiamato il re dell’inverno. Il riscaldamento globale si sta facendo sentire anche qui. “Generalmente nei mesi di ottobre e novembre assistevamo almeno ad una decina di brinate, quest’anno ce ne sono state giuste un paio. La sostenibilità per noi è una sfida reale e quotidiana”, afferma Chiara.
Nella sua azienda Chiara sta affrontando in modo strutturato il tema della sostenibilità. Sta mettendo a punto un sistema, top secret al momento, per dare alle piante acqua, nutrienti e altre sostanze in modo mirato ed evitare sprechi di risorse. Il suolo è curato meticolosamente, vengono effettuate rotazioni e sovesci, in particolare viene usata la senape fiorita per dare sostanze organiche preziose al terreno.
Ma Chiara non cura con passione solo la sua azienda, preparatevi. Ha ben 5 figli, l’ultimo è uno scricciolo di due anni e la maggiore, Giorgia, ne ha 20. Anche su questo fronte la chiave del successo, secondo Chiara, è un perfetto lavoro di squadra.
Il vivaio di casa Tosatto-Santinello sta vedendo germogliare anche i primi semi di famiglia: Giorgia che aveva scelto di intraprendere un percorso di studi alla facoltà di Scienze Politiche ora ha cambiato idea, preferisce fare Agraria. Quando Chiara lo racconta traspare la sua gioia …quella del radicchio deve essere una passione contagiosa.
Nella foto, Chiara e la sua squadra n. 1