L’open innovation sembra un approccio strategico vincente per tanti settori di mercato, ma difficile da declinare nel mondo del Food. Eppure c’è chi lo ha adottato da tempo, con un obiettivo molto concreto: far crescere i propri allevatori e produrre in modo sempre più sostenibile, continuando a dare qualità e valore aggiunto.
È il caso di FrieslandCampina, la società che oggi conta più di 18.000 soci in Olanda, Belgio e Germania e ha un fatturato annuo di 11,6 miliardi di euro, una delle maggiori aziende lattiero-casearie al mondo. I suoi prodotti – dalle bevande a base di latte agli alimenti per l’infanzia, dai formaggi ai dessert – arrivano ai consumatori di molti Paesi europei, in Asia e in Africa, ma sono numerose anche le imprese del settore alimentare e farmaceutico che acquistano dalla società ingredienti e semilavorati per integrarli nei loro prodotti.
Nata più di 140 anni fa da un gruppo di soci allevatori, oggi FrieslandCampina ha filiali in 34 Paesi e dà lavoro a 23.769 persone. Le attività sono divise in quattro aree: prodotti di consumo, nutrizione specializzata, “dairy essentials”, ingredienti.
FrieslandCampina crede che per operare in modo sostenibile e per creare valore, per i suoi allevatori e per i clienti, l’innovazione è un prerequisito indispensabile e crede anche che solo collaborando con partner, università, startup e professionisti si possono ottenere risultati significativi.
I suoi due centri di Wageningen e Singapore sono dedicati proprio allo sviluppo di innovazioni, di processo e di prodotto. Sono nati così Lattiz, una macchina brevettata che eroga latte schiumato di qualità realizzata in collaborazione con baristi professionisti e ricercatori, e FrieslandCampina Domo, una soluzione studiata appositamente per i neonati nei casi in cui il latte materno non è disponibile. Aequival® 2′-FL, FrieslandCampina Domo è il primo oligosaccaride del latte, non derivato dal latte umano, specifico per neonati, messo a punto in collaborazione con Glycosyn, una società specializzata in biotecnologie che sviluppa alimenti per l’infanzia.
E venendo alle novità in cantiere, è proprio di ieri l’annuncio di un nuovo progetto che la FrieslandCampina sta realizzando con Kezzler, un operatore del settore dell’Information Technology specializzato in soluzioni per la serializzazione e la tracciabilità dei prodotti.
Il progetto riguarderà la sua linea dei prodotti per neonati Friso e si baserà su TrackEasy una tecnologia per il packaging intelligente messa a punto da Kezzler.
Ogni prodotto avrà un’identità unica, sicura e tracciabile che consentirà al consumatore di sapere tutto: origini e percorsi. dal campo del produttore all’importatore, al distributore. Un codice QR univoco è stampato sulla confezione e un secondo codice viene inserito al suo interno, consentendo una comunicazione diretta con gli stessi consumatori, che riceveranno anche indicazioni sulle promozioni e sui programmi di fidelizzazione.
La soluzione nasce proprio dall’esigenza di tutelare la sicurezza dei prodotti per neonati, eliminando le preoccupazioni relative alle contraffazioni. Il progetto sarà realizzato inizialmente per il mercato cinese – la soluzione TrackEasy sarà è integrata con la popolare piattaforma WeChat in Cina, consentendo ai consumatori di interagire direttamente con l’app – e poi verrà esteso ad altri mercati.
E l’innovazione per FrieslandCampina deve essere per forza green. La società sta investendo molto sulle energie rinnovabili e ha creato un apposito programma “Energy Farm”, con indicazioni e suggerimenti per una transizione verde. FrieslandCampina si è infatti impegnata a diventare neutrale sul fronte delle emissioni di CO2 entro il 2050.
Recentemente ha siglato una partnership con E.A.Z. Wind che realizza mulini a vento. Nel giro di due mesi quasi 400 produttori di latte hanno chiesto di poter installare nelle proprie terre piccoli mulini a vento. Questi mulini, abbinati a una piccola quantità di pannelli solari, contribuiscono a far fronte alle esigenze energetiche delle aziende. Il sole, durante il giorno e in estate, e il vento, di notte e in inverno, assicurano una produzione uniforme di energia.
La nuova partnership è un’opportunità in più che va ad aggiungersi alle due più vaste iniziative già attive da tempo, Solar e Jumpstart. Il loro obiettivo è agevolare l’adozione di pannelli solari e promuovere l’installazione di impianti per produrre biometano dalle deiezioni dei bovini.
Oggi sono più di 2.500 i produttori di latte soci che producono energia sostenibile.
E che per FrieslandCampina questo sia davvero un punto cruciale della sua strategia lo dimostra la presenza di un sito dedicato che dà aggiornamenti in tempo reale. Purtroppo per noi non è in lingua inglese, ma FrieslandCampina fa sapere che all’università di Amsterdam hanno calcolato che l’energia solare prodotta dai tetti dei suoi soci potrebbe far fronte al 12 per cento delle esigenze domestiche dell’intera Olanda…un traguardo che intende raggiungere .
Il Sole che Ride 🙂