E l’intelligenza artificiale arriva in aiuto anche del settore lattiero-caseareo

Le nuove tecnologie aiutano a raccogliere i dati, a leggerli e interpretarli, e i dati danno indicazioni importanti per evitare il ripetersi di errori e pianificare meglio le attività. In tutti i campi.

Così anche la grande cooperativa Arla Foods ha sviluppato un nuovo strumento di Intelligenza Artificiale per gestire al meglio il latte proveniente dai suoi allevatori.

Ogni anno, Arla raccoglie circa 13 miliardi di chili di latte dai suoi 10.300 soci in tutto il Nord Europa e ora grazie alle nuove tecnologie potrà prevedere quanto latte produrranno 1,5 milioni di mucche e renderà la catena del valore dei suoi prodotti ancora più efficiente e sostenibile.

Se prima servivano giorni per ottenere dati attendibili, ricostruendo manualmente montagne di foglie Excel, ora serviranno solo poche ore e le previsioni risultano essere più precise dell’1,4%. Tutto questo per Arla vuol dire utilizzare meglio 200 milioni di chili di latte l’anno.

Il vantaggio di utilizzare questa tecnologia basata sull’Intelligenza Artificiale nasce dalla possibilità di attingere a una base di dati molto più ampia che prende in esame diversi fattori: dai cambiamenti stagionali al numero di allevatori che si converte a nuovi tipi di latte, dalle caratteristiche geografiche delle fattorie alla quantità di latte che producono quotidianamente.

Poter fare previsioni accurate consentirà anche di gestire in modo più puntuale la logistica, con un risparmio di costi e di emissioni di CO2 non necessarie.

Le nuove tecnologie saranno utilizzate da tutti soci della cooperativa.

Alessandra Apicella

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