Gli appelli si susseguono perché il declino e l’estinzione di tante specie di insetti è un fenomeno globale e rappresenta una vera minaccia per l’equilibrio e il futuro del nostro pianeta ed anche per la nostra sussistenza. Così alcuni importanti ricercatori, provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti e hanno scritto due articoli per fare il punto e richiamare all’azione i responsabili politici e la società civile.
Gli articoli sono stati pubblicati a febbraio sulla rivista ScienceDirect e sono Scientists’ warning to humanity on insect extinctions e Solutions for humanity on how to conserve insects
I commenti di alcuni autori
“È sorprendente quanto poco sappiamo della biodiversità a livello globale, infatti, solo il 10-20% circa degli insetti e di altre specie di invertebrati è stato descritto e nominato. E di quelli con un nome, sappiamo poco più di una breve descrizione morfologica, forse abbiamo solo una parte del codice genetico e abbiamo scarse informazioni sulla loro presenza, magari siamo a conoscenza solo di un singolo sito in cui l’insetto è stato visto tempo fa “, afferma Pedro Cardoso, del Museo finlandese di storia naturale, Università di Helsinki, Finlandia. “Con la perdita di specie, perdiamo non solo un altro pezzo del complesso puzzle che è il nostro mondo vivente, ma anche la biomassa, essenziale ad esempio per nutrire altri animali, geni e sostanze unici che un giorno potrebbero contribuire a curare le malattie, e funzioni dell’ecosistema da cui dipende l’umanità.”
“Per queste conoscenze limitate, anche nell’ambito della valutazione globale IPBES abbiamo stimato prudentemente che se non interveniamo in tempo circa il 10% di tutte le specie di insetti si troveranno ad estinguersi entro i prossimi decenni. Supponendo che ci siano cinque milioni di specie di insetti sulla terra, ciò significa che 0,5 milioni sono a rischio di estinzione e dunque la metà della percentuale prevista è a rischio “, ha affermato Josef Settele, che lavora per l’Helmholtz Centre for Environmental Research (UFZ) il German Centre for Integrative Biodiversity Research (iDiv) ed è anche copresidente dell’IPBES Global Assesment.
Tra le cause ormai note figurano la perdita di habitat, l’inquinamento – comprese le pratiche agricole dannose – le specie invasive, i cambiamenti climatici, l’eccessivo sfruttamento e l’estinzione di altre specie che condizionano la vita degli insetti.
I ricercatori suggeriscono anche possibili soluzioni pratiche, testate e comprovate, per evitare ulteriori decimazioni e l’estinzione di tante specie.
“Mentre piccoli gruppi di persone possono avere un impatto sulla conservazione degli insetti a livello locale, servirebbe uno sforzo coordinato a livello globale per fare interventi di recupero su larga scala, facendo l’inventario delle specie e coordinando azioni di monitoraggio e di conservazione”, afferma Michael Samways, illustre professore alla Stellenbosch University, Sudafrica.
Ma ecco alcuni principi che ciascuno di noi può adottare per aiutare gli insetti.
1. Evitare di falciare frequentemente il giardino; lasciare che la natura cresca e nutra gli insetti.
2. Piantare piante autoctone; molti insetti hanno bisogno solo di questi per sopravvivere.
3. Evitare i pesticidi.
4. Lasciare alberi secolari, ceppi e foglie morte che rappresentano un prezioso rifugio per molte specie.
5. Costruire delle piccole dimore per insetti con piccoli fori orizzontali che possono diventare i loro nidi.
6. Ridurre le emissioni di anidride carbonica, che è dannosa per gli insetti come per altri organismi.
7. Supportare le organizzazioni che lavorano per la loro difesa e conservazione.
8. Non introdurre animali o piante che potrebbero danneggiare le specie autoctone.
9. Essere consapevoli del valore della vita di queste piccole creature e rispettarle.
Nella foto, la Polygrapha suprema (Schaus, 1920), una farfalla ormai rara che vive ad alta quota sui monti dell’Atlantic Forest (Brazil). L’immagine è di Augusto Rosa