Evoluzioni, innovazioni e investimenti per un packaging ecosostenibile, le scelte di Stora Enso

L’obiettivo è chiaro: nella lotta alla plastica Stora Enso vuole giocare un ruolo da protagonista e non è un caso che abbia già vinto quattro premi Nordic ScanStar, un concorso organizzato ogni anno nei Paesi nordici dalla Scandinavian Packaging Association SPA.

Le soluzioni che hanno ottenuto i riconoscimenti sono un packaging ecologico realizzato per Vogue Scandinavia, che viene distribuita senza il tradizionale involucro di plastica monouso utilizzato nelle riviste; EcoFreshBox, un contenitore in cartone ondulato ideato per frutti di bosco ma disponibile in diverse dimensioni e utilizzabile per molti altri prodotti; un imballaggio in cartone ondulato ottimizzato per il trasporto di prodotti fragili; packaging sostenibile e riciclabile per un frigo intelligente che consente di gestire senza presidio un micro-store self-service. La tecnologia di Stora Enso RFID ECO, brevettata e certificata, consente di produrre tag RFID su etichette di carta rinnovabile al 100%, senza gli strati di plastica o sostanze chimiche dannose presenti nei tag tradizionali. Dunque, tag sostenibili, riciclabili e rinnovabili.

Stora Enso è una società nata nel 1998 dalla fusione dell’azienda finlandese Enso Oyi con l’azienda svedese STORA, che produce soluzioni per il packaging e biomateriali innovativi e sostenibili a base di cellulosa, oggi è presente in 50 Paesi ed impiega 23 mila dipendenti.  

La strategia dell’azienda è progettare e commercializzare soluzioni eco-compatibili e circolari. Per questo Stora Enso ha investito 350 milioni di euro per convertire la sua cartiera di Oulu Mill in Finlandia che dall’inizio di quest’anno produce cartone ondulato per un packaging sostenibile. Ma sta anche sviluppando carte barriera progettate per la circolarità. L’investimento di 10 milioni di euro nel sito di Forshaga in Svezia quest’anno consentirà di produrre carta con proprietà barriera più facile da lavorare, con un ‘impronta di carbonio inferiore e compostabile negli impianti industriali.

E sempre a proposito di packaging per alimenti proprio lo scorso 26 novembre Stora Enso ha siglato un accordo di collaborazione strategica con HS Manufacturing Group (HSMG), un produttore di rivestimenti barriera a base vegetale, e sfrutterà la tecnologia PROTĒAN ™ di HSMG per realizzare nuovi materiali per il confezionamento degli alimenti. Questa tecnologia utilizza un additivo biodegradabile e riciclabile che rende gli imballaggi a base di fibre resistenti all’acqua, al grasso e agli oli. La tecnologia di protezione PROTĒAN ™ sarà applicata ai prodotti PureFiber di Stora Enso, con cui sono fabbricati prodotti monouso rinnovabili, riciclabili, biodegradabili, ovviamente privi di plastica, che sono già utilizzati da alcune catene di fast food.

Ma la strategia di Stora Enso è anche all’insegna della biodiversità, l’azienda è impegnata a salvaguardare la salute e la produttività delle foreste e il legno certificato impiegato proviene da foreste europee e piantagioni di eucalipto in Uruguay, Brasile e Cina, salvaguardando specie e habitat chiave. Un obiettivo che l’azienda sta perseguendo in collaborazione con l’Università Svedese di Scienze Agrarie (Swedish University of Agricultural Sciences, SLU) utilizzando appositi indicatori chiave  (KPI).

Le immagini sono di Stora Enso.

Una foto emblematica delle soluzioni per un packaging sostenibile di Stora Enso.

Alessandra Apicella

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