Gli occhi di tutti e un’app in aiuto della scienza

L’invito arriva proprio dall’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ed è rivolto a tutti. È un invito a collaborare per riuscire a monitorare e mappare la presenza di tutte le specie di mammiferi selvatici, e perché chiunque possa dare un contributo alla ricerca scientifica è stata creata un’apposita app. Non serve essere fotografi professionisti o etologi, è tutto molto semplice: basta scattare la foto ed è la stessa app che aiuta a selezionare la specie di appartenenza dell’animale immortalato e che salva automaticamente le coordinate del posto in cui è stato ritratto.

Al momento il progetto è operativo in Croazia, Germania, Polonia e Spagna, ma a partire dal prossimo maggio lo sarà negli altri Paesi europei, Italia compresa.

La nuova app è stata sviluppata nell’ambito dell’iniziativa MammalNet, che è condotta da un team internazionale ed è guidata a livello europeo da IREC, un centro di Ricerca spagnolo con competenze specifiche su tematiche relative all’ambiente, alla sostenibilità e al mondo animale.

L’obiettivo del progetto è esplicitato proprio dall’EFSA che ne è sponsor: la presenza e gli spostamenti di questi animali hanno implicazioni sulla sicurezza alimentare perché contribuiscono alla diffusione di malattie o virus. È proprio l’EFSA a ricordare che l’attuale diffusione della peste suina africana nell’Europa sud-orientale è strettamente legata ai movimenti di cinghiali in quelle terre.

Secondo i dati attualmente disponibili sono circa 250 le diverse specie di animali selvatici che vivono in Europa, ma le informazioni sono ancora scarse e frammentate.  

MammalNet raccoglie l’eredità di un precedente progetto che risale al 2017 e che era stato sviluppato dal consorzio ENETWILD con le stesse finalità ma che utilizzava fonti di informazione più tradizionali. Ora il nuovo progetto potrà raggiungere risultati più importanti grazie al contributo di tutti i cittadini, che saranno dei veri reporter in aiuto della scienza. E la loro partecipazione contribuirà a una missione decisiva: tutelare la salute degli animali e la sicurezza alimentare, ma anche il benessere delle comunità rurali e degli agricoltori.

Il sito web del progetto dà accesso a tutte le applicazioni disponibili, ha guide online per l’identificazione delle specie con foto e mappe della loro potenziale distribuzione sui territori. Ospita anche giochi e concorsi che incoraggiano l’apprendimento e la partecipazione. Sono stati anche creati degli account su Twitter e Instagram proprio perché i partecipanti possano avere un canale di comunicazione diretto anche in caso di dubbi o curiosità.

Come andrà la partecipazione a questa iniziativa? Quando sarà operativa nel nostro Paese quanti saranno i reporter nostrani? E soprattutto quando ci sarà una mappa aggiornata come sarà affrontata la nuova presenza di animali selvatici in territori non proprio ortodossi nel rispetto però della loro tutela e della biodiversità? Qualcuno starà sicuramente pensando ai cinghiali che hanno già scelto come proprio habitat la nostra capitale…anche questi, in fondo, sono nuovi volti della sostenibilità. Che avremmo potuto e dovuto prevedere.

Alessandra Apicella

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