In un mondo in cui si misura e si monetizza tutto rimane sempre una sfida quantificare gli effetti o i ritorni di un packaging. Eppure spesso quando stiamo per acquistare un prodotto è sempre la confezione che attira la nostra attenzione schiacciandoci l’occhiolino dallo scaffale. Magari ci piace l’idea che non sia di plastica e che sia riciclabile, spesso ci attirano il design e i suoi colori o la chiarezza delle scritte delle etichette. E poi ci sono i parametri più concreti: la praticità, la resistenza, la capacità di proteggere e conservare il prodotto, la leggerezza e la funzionalità. Anche se poi nel momento in cui ci troviamo a scegliere entra in gioco il solito prezzo, che non passa mai inosservato.
E a questo proposito L.E.K. Consulting ha realizzato un’indagine con 250 brand del settore CPG per capire il trend degli investimenti sul packaging. Il bilancio è quasi unanime: il 75% prevede di aumentare la propria spesa nel corso del prossimo anno. Un dato che indica un orientamento diffuso e in crescita visto che il 65% lo aveva già dichiarato nel 2018 e il 40% nel 2017. Non solo. Quasi un terzo di loro prevede di aumentare il budget dedicato di oltre il 10%.
Secondo gli intervistati gli investimenti serviranno a dare una risposta concreta alle nuove esigenze dei consumatori e le priorità risultano le seguenti.
La praticità
Le aziende coinvolte nel sondaggio hanno dichiarato che negli ultimi due anni il fatto di poter dare al mercato prodotti più pratici e “on the go” è stato un fattore trainante della crescita del loro business.
Le nuove confezioni devono essere più semplici da aprire (57% degli intervistati), di dimensioni single-service (51%) e più facilmente collocabili negli scaffali dei punti vendita (49%).
Prodotti Premium
Con la diffusione di Instagram e di altre piattaforme social media, i consumatori scelgono sempre più spesso i prodotti premium per esprimere e comunicare i loro gusti e le loro preferenze personali. Questa tendenza ha portato il 42% dei brand intervistati ad espandere la gamma delle offerte premium. Inoltre, il 35% sta cambiando le proprie strategie promozionali, mentre il 32% sta differenziando e segmentando le offerte facendo leva sui diversi orientamenti dei consumatori. E nella promozione delle offerte premium il ruolo del packaging è fondamentale, spesso sono la qualità e la grafica del packaging a comunicare l’identità del prodotto.
La personalizzazione
Un’ampia gamma di nuove tecnologie ha reso possibile, e accessibile dal punto di vista economico, personalizzare il packaging dei prodotti. I brand intervistati hanno dichiarato che riuscire a personalizzare le offerte è stato un importante fattore di crescita negli ultimi due anni e prevedono che continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni.
Salute
La richiesta di prodotti più sani, contenenti ingredienti naturali, è sempre più diffusa ed è destinata ad aumentare. Lo afferma il 25% degli intervistati che opera nel settore della bellezza e la cura della persona, il 17% degli intervistati nell’area Food & Beverage e il 15% degli intervistati che opera nel comparto dei prodotti per gli animali domestici e per la casa. Un fattore di crescita decisivo per il business di marchi locali e di nicchia (lo dichiara il 23%), solo importante per i grandi brand (5%).
Il 60% dei brand intervistati ha introdotto prodotti naturali negli ultimi due anni e il 53% ha invece creato linee di prodotti dedicati alla salute. Ovviamente tutto questo ha comportato e comporterà l’introduzione di nuovi packaging con nuove etichette.
Un particolare interessante. La “salute” sta anche cambiando le dinamiche del mercato: un certo numero di marchi minori, specializzati in prodotti sani e salutari, sta erodendo quote di mercato ai grandi brand e questi ultimi per contrastare il fenomeno stanno lanciando nuove linee e nuovi packaging.
Green
Sono sempre più richiesti i prodotti e i servizi rispettosi dell’ambiente. Un fenomeno che è il risultato di diversi fattori: una crescente domanda da parte dei consumatori, iniziative di sensibilizzazione da parte di aziende e istituzioni, campagne mirate di associazioni e ONG. Il green secondo le aziende intervistate sarà un fattore decisivo per il successo dei prodotti e in questo contesto il packaging svolge e svolgerà un ruolo chiave. E il processo di cambiamento è già iniziato. Ad esempio, gli intervistati riferiscono che l’uso di materiali di imballaggio sostenibili è cresciuto negli ultimi due anni e che il fenomeno esploderà nel 2020. Circa l’85% degli intervistati ha apportato cambiamenti nei materiali di substrato degli imballaggi per facilitare le operazioni di riciclo. Gli intervistati prevedono che il valore degli imballaggi contenenti materiali biodegradabili, riciclati o compostabili crescerà dal 30% al 40% nei prossimi due anni.
L’e-commerce
Mentre il 17% dei brand intervistati ha considerato l’e-commerce un driver di crescita negli ultimi due anni, il 23% si aspetta che lo diventi nei prossimi due anni. Il valore dell’e-commerce varia a seconda dell’industria: ha costituito il 25% del business per il settore della bellezza e della cura della persona mentre ha rappresentato solo il 12% nel settore alimentare e delle bevande. E sono state proprio le aziende con marchi più piccoli, locali o di nicchia, a considerare l’e-commerce un vero motore di crescita.
Sempre secondo il sondaggio, il 55% degli intervistati afferma di aver attivato nuovi canali digitali negli ultimi due anni, il 47% ha introdotto la possibilità di effettuare ordini on line e il 47% ha aumentato gli investimenti nei propri siti web.
E l’e-commerce ha portato a modificare il packaging per mantenere l’integrità e la freschezza dei prodotti durante il processo di consegna, rendendolo tuttavia coerente con l’immagine del prodotto, a prescindere dai canali di vendita utilizzati.