L’idea è stata di Jim Trogdon un insegnate della Coventry Middle School, che fa parte anche dell’organizzazione ambientalista californiana EarthEcho International. Tutto è nato da un viaggio organizzato proprio dal fondatore dell’associazione, volevano esplorare le possibili soluzioni in grado di arginare l’emergenza idrica in California.
In quell’occasione Jim aveva visitato un’azienda che coltivava verdure e ortaggi utilizzando tecniche idroponiche, in quell’ambiente contemporaneamente venivano allevati anche pesci (acquaponica). Qui il consumo d’acqua era molto ridotto rispetto ai parametri dell’agricoltura tradizionale e l’acqua veniva anche riutilizzata. A detta dei proprietari, l’impianto non aveva richiesto grandi investimenti.
Quella visita per il professore è una vera folgorazione, così al rientro, con la collaborazione di alcuni colleghi, decide di investire di tasca propria per creare un piccolo sistema artigianale acquaponico all’interno della scuola e poi porta avanti l’idea di creare una piccola fattoria. Un progetto che alla fine conquista tutti e viene anche finanziato.
Per realizzare la vera e propria fattoria la Coventry Middle School ha stretto una partnership con un fornitore internazionale di attrezzature e materiali idroponici, Cropking. Ogni settimana, gli esperti di Cropking si recano nella scuola per supervisionare il tutto e per insegnare agli studenti come si curano le piante e come funzionano quelle tecniche di coltivazione.
Questa mini farm occupa uno spazio di circa 90 metri quadri e ospita in appositi alloggiamenti lattuga, bietole, basilico, pomodori, cetrioli, peperoni e piselli.
Quando le verdure sono pronte vengono raccolte e portate nella caffetteria dove diventano insalate: sane, gratuite e ovviamente freschissime. Alcuni studenti portano anche parte del raccolto alle loro famiglie. Nulla viene sprecato.
In questa scuola le piante sono entrate a far parte della vita scolastica. Gli studenti trascorrono mezz’ora della loro giornata, tre giorni alla settimana, imparando a conoscerle e a prendersi cura di loro. Dopo un mese di formazione, i ragazzi possono occuparsi direttamente delle pratiche quotidiane necessarie.
Il programma ha avuto un grande successo ed è stato presentato alla conferenza OMLA (Ohio Middle Level Association), un appuntamento annuale che riunisce insegnanti, amministratori, supervisori della scuola media e sono stati in molti a chiedere informazioni per creare sistemi analoghi nelle loro sedi.
Ora la missione di questo speciale laboratorio si sta diversificando. In un angolo è stato creato un piccolo vivaio di piante autoctone che verranno poi trapiantate nella palude dietro la scuola per ripristinare la biodiversità.
Riuscire a conoscere e comprendere la vita delle piante, “toccare con mano” il valore della sostenibilità e della biodiversità; riflettere sull’importanza del cibo e sul ruolo di un’alimentazione sana; capire le implicazioni degli sprechi alimentari. In fondo questo singolo progetto è in grado di sollevare e sviscerare tanti temi davvero importanti. E lo fa in maniera garbata e coinvolgente, accompagnando per mano i giovani. Il traguardo? Non è un diploma speciale, è molto di più: una nuova consapevolezza.
La foto è di Cropking.