Fonti autorevoli confermano che i bombi sono gli insetti che trasportano i carichi più pesanti rispetto ad altre specie: sono in grado di tornare all’alveare con una quantità di nettare che corrisponde quasi al proprio peso corporeo. Ma come? All’Università della California hanno deciso di studiarli attentamente per individuare le loro tattiche di volo e hanno scoperto un comportamento sconosciuto e imprevedibile.
Lo studio è stato condotto da Susan Gagliardi, ricercatore associato presso il College of Biological Sciences dell’Università della California, Davis, e Stacey Combes, professore associato presso il Department of Neurobiology, Physiology and Behavior.
I ricercatori hanno analizzato il comportamento degli insetti inserendoli in una camera appositamente progettata e hanno misurato l’energia spesa durante i loro voli. Hanno attaccato piccoli pezzi di filo di saldatura alle api per regolare il loro peso e hanno misurato l’anidride carbonica che producono. “Stanno principalmente bruciando zucchero, quindi si può desumere quanto zucchero usano mentre volano”, ha detto Gagliardi.
Hanno anche fatto dei filmati con tecnologie speciali per esaminare i battiti e i movimenti delle ali.
Ma come usano le ali? Mentre l’aria scorre uniformemente sull’ala di un aereo, questi insetti muovono le ali in alto rispetto all’aria, generando vortici che circondano l’ala stessa. Ciò produce un flusso d’aria regolare ma instabile poiché i vortici sono precari, per questo motivo i bombi sostengono il loro volo muovendo le ali molto rapidamente.
Secondo i ricercatori, i bombi avrebbero dovuto trarre le loro energie per il volo dal nettare che trasportavano, per questo sarebbero dovuti diventare più leggeri e avrebbero dovuto consumare meno energia. Ma i fatti hanno confutato questa ipotesi: i bombi consumavano meno energia quanto più era il carico del loro trasporto.
Osservandoli con attenzione è emerso che gli insetti adottano due diversi comportamenti per affrontare i carichi crescenti. Aumentano l’ampiezza del battito delle ali e per compensare aumentano anche la frequenza, cosa che gli consente di rimanere più in alto, con inevitabili maggiori consumi energetici.
Ma è stata osservata anche una modalità di volo alternativa, leggermente diversa, che consente loro di trasportare carichi più pesanti spendendo meno energia rispetto a quando aumentano la frequenza dei battiti di ali.
“È una scelta comportamentale che fanno in funzione del carico che devono trasportare” ha detto Combes. “Quando i bombi trasportano un carico ridotto, è più probabile che aumentino la frequenza del battito delle ali. Quando il carico aumenta passano alla modalità “economica” misteriosa, che consente di produrre abbastanza forza per supportare il carico aumentando di poco o addirittura diminuendo la frequenza del battito d’ali.”
Il mistero è duplice: se questa modalità di volo consente di risparmiare energia perché non viene adottata sempre? Non è chiaro, ma secondo i ricercatori può darsi che l’elevata frequenza del battito d’ali abbia vantaggi in termini di prestazioni, ad esempio potrebbe contribuire a mantenere la stabilità in aria turbolenta o ad evitare gli ostacoli.
Emblematico il commento del ricercatore.
“Prima si pensava a questi insetti come a piccole macchine, credevamo che il loro comportamento fosse prevedibile: sbattono le ali in un modo quando non hanno carichi da trasportare e in un altro modo quando trasportano il 50 per cento di carico. Pensavamo che ogni insetto si comportasse allo stesso modo in condizioni analoghe, invece ogni comportamento è frutto di una scelta. Anche lo stesso insetto, in giornate diverse, adotterà modi diversi di sbattere le ali.”