C’era una volta una bella famiglia che viveva a Villafranca di Verona, il papà aveva un’azienda agricola a Roncoferrato in provincia di Mantova dove si coltivava riso. Potrebbe essere l’inizio di una storia normale ma tutto è speciale in casa Tovo, dove ci sono ben cinque figlie, piene di entusiasmo. Ognuna intraprende un suo percorso di studi e di vita – c’è chi vive a Milano, chi a Londra e chi a Parigi – ma continuano a vivere come una vera una squadra. La famiglia per loro è un punto di riferimento insostituibile. Qui si abbracciano, ridono, si raccontano e si confrontano, riescono sempre a trovare una nuova carica. Magari davanti a un piatto di riso cucinato con la ricetta del mitico nonno, cuoco sopraffino.
“Un giorno noi sorelle ci siamo ritrovate attorno a un tavolo e abbiamo iniziato a pensare a cosa avremmo potuto fare per lavorare insieme, ci siamo anche dette che amavamo molto quell’azienda e che forse la risposta era proprio lì. Però volevamo provare a fare le cose a modo nostro, partendo dall’amore e dal grande patrimonio di conoscenze che nostro padre continuava a trasmetterci.
“La nostra avventura è iniziata nel 2017, non sapevamo ancora come procedere ma avevamo ben chiaro il traguardo: volevamo fare un riso unico e inconfondibile. E, come ci ha sempre insegnato papà, un prodotto speciale nasce solo quando il suolo, l’acqua, l’ecosistema danno il meglio” così ci racconta Silvia con cui parliamo.
“Siamo partite dalla mappatura dei terreni per capire quel suolo così argilloso a che piante fosse più adatto e per questo abbiamo puntato sul Carnaroli, poi abbiamo intrapreso un percorso quasi maniacale di monitoraggio e di miglioramento, continuando a leggere, a studiare, a confrontarci con esperti e ricercatori. Contrariamente a quanto qualcuno pensa si possono fare tantissime cose per migliorare l’agricoltura e le innovazioni, tecnologiche e agronomiche, sono a portata di mano. È importante conoscerle e saperle valutare in funzione delle esigenze della propria azienda e bisogna anche saper trovare i partner giusti del cammino che si vuole intraprendere.
L’azienda delle sorelle Tovo è controllata a vista e si continuano a introdurre nuove soluzioni per rendere più efficiente e sostenibile la produzione e soprattutto per continuare a migliorare la qualità e le rese del loro Carnaroli. I satelliti danno indicazioni sul benessere delle piante, le centraline di xFarm e i sensori controllano la temperatura dell’acqua e i valori del suolo e segnali di allarme permettono di intervenire in modo tempestivo, se e come necessario. L’agricoltura di precisione qui è applicata a qualsiasi livello, a partire dallo spargimento del concime e dalla semina che vengono fatte a reteo variabile con trattori d’ultima generazione. Il quaderno di campagna sviluppato da xFarm consente di tenere traccia di ogni intervento, dal punto di vista economico finanziario, di valutare i ritorni e l’intero flusso delle operazioni.
“Ultimamente abbiamo posizionato anche degli alveari ai margini dei campi e abbiamo creato per loro un piccolo habitat ideale in modo tale che le api si soffermino anche nelle nostre risaie, questo per migliorare l’intero ecosistema delle nostre zone di produzione, e da 4 anni facciamo il cover cropping per migliorare la salute del suolo e ridurre le emissioni di Co2 nell’ambiente a vantaggio di tutto il nostro ecosistema.”
Quello di Mera5 – meravegia in italiano arcaico, la meraviglia di cinque sorelle – è un ritratto quasi impossibile da realizzare, è solo uno scatto fotografico rubato di una realtà in continuo divenire perché la loro è un’inarrestabile fucina di idee e di iniziative. Di alcune persone si dice “una ne fa cento ne pensa”, ecco provate a fare i conti quando quelle persone sono cinque giovani donne determinate, preparate e entusiaste…