Le api, il memo e i consigli della FAO

I temi della sostenibilità e della biodiversità sono ormai ricorrenti e il dibattito spesso coinvolge esperti di varia natura: ricercatori, scienziati, biologi, agronomi…Ma ciascuno di noi nel suo piccolo può fare qualcosa e dare il suo contributo, con scelte consapevoli e piccoli gesti quotidiani.

E recentemente la FAO in un articolo, dal titolo quanto mai appropriato “Bee-ing grateful to our pollinators”, ci ha ricordato che ci sono 6 buone ragioni per essere grati alle api e per ognuna di queste dà un suggerimento. Ormai lo sanno in molti, non tutti ahimè: questi piccoli insetti, che spesso diamo per scontati, svolgono un ruolo cruciale per la nostra vita e per quella del nostro Pianeta e oggi sono minacciati da molti fattori come la diffusione dell’agricoltura intensiva e dei pesticidi. Ecco perché e come dobbiamo rispettarli e proteggerli secondo la FAO.

1. Migliorano le nostre diete fornendo alimenti ricchi di micronutrienti. Non tutte le nostre colture alimentari hanno bisogno di impollinazione; riso, grano e patate, ad esempio, sopravviverebbero anche senza impollinatori. Tuttavia, molti degli alimenti molto nutrienti e ricchi di micronutrienti come frutta, verdura, semi, noci e oli scomparirebbero senza impollinatori.

Suggerimento: dare alle api il cibo che meritano coltivando piante autoctone. Le piante e gli impollinatori hanno una relazione reciprocamente benefica e simbiotica. Hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere e le piante locali sono quelle più adatte alle api native. Piantare una serie diversificata di piante autoctone che fioriscono in diversi periodi dell’anno può fare un’enorme differenza per gli impollinatori.

2. Ci danno il miele. Di quasi 20.000 specie solo 7 sono api domestiche. Le api occidentali producono 1,6 milioni di tonnellate di miele l’anno. Questo prodotto prezioso è un dolcificante naturale che ha anche proprietà antibatteriche e antisettiche. Il miele è sempre stato presente nella storia della civiltà umana e ancora oggi prodotti come miele, cera d’api e altri sottoprodotti forniscono un reddito alle famiglie rurali.

Suggerimento: acquistare miele dagli agricoltori locali. Molti piccoli agricoltori e comunità forestali locali mantengono pratiche di apicoltura sostenibili. Acquistando miele, cera d’api o altri prodotti da loro, ciascuno di noi può contribuire alla sostenibilità e alla biodiversità.

3. Lavoro e disciplina. Una singola ape visita circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite per produrre un chilogrammo di miele. Ogni ape fa parte di una squadra che lavora instancabilmente per sostenere la crescita e la produttività del proprio alveare raccogliendo più polline possibile e allo stesso tempo impollinando molte specie di piante.

Suggerimento: questi piccoli instancabili insetti hanno bisogno di acqua dopo aver ronzato tutto il giorno. Lasciare una ciotola pulita e poco profonda, con rocce o bastoncini su cui le api si possano appoggiare, è un modo per dar loro un luogo di riposo e di ristoro.

4. Rendono i nostri cibi più gustosi. Le piante ben impollinate producono frutta e verdura più grandi, più uniformi e più saporiti. Se l’impollinazione non è stata effettuata correttamente, le piante ne risentiranno e produrranno ortaggi o frutti imperfetti o insipidi. Una mela deformata può indicare che la pianta ha avuto un’impollinazione insufficiente o squilibrata.

Suggerimento: evitare pesticidi, fungicidi o erbicidi. Possono uccidere gli impollinatori e gli alveari possono essere danneggiati dal nettare contaminato o dal polline portato dalle api dalle piante contaminate. Per fare trattamenti alle piante è opportuno utilizzare sempre prodotti alternativi naturali.

5. Aumentano la produzione di cibo e la sicurezza alimentare. Uno studio condotto su aziende agricole di piccole dimensioni ha evidenziato che se l’impollinazione si è verificata correttamente i raccolti aumentano di una media del 24%. Le api e altri insetti impollinatori migliorano la produzione alimentare di 2 miliardi di piccoli agricoltori in tutto il mondo, contribuendo a garantire la sicurezza alimentare. Anche il miele delle colonie di api selvatiche rimane una fonte importante di sostentamento per le popolazioni di molti Paesi in via di sviluppo.

Suggerimento per gli agricoltori: creare un buon habitat per le api per avere una corretta impollinazione. È consigliabile lasciare alcune aree della fattoria come un habitat naturale, creare siepi con piante autoctone che fioriscono in diversi momenti dell’anno e piantare colture particolarmente apprezzate dalle api come il girasole e il caffè e alberi da frutto come l’avocado e il mango. È anche importante evitare l’uso di pesticidi e lasciare intatti i siti di nidificazione delle api.

6. Proteggono la biodiversità. L’impollinazione è uno dei processi più importanti della natura che contribuisce alla biodiversità. Aiuta a produrre una grande varietà di piante, molte delle quali sono anche colture alimentari. Circa il 90 per cento delle piante da fiore dipende dall’impollinazione per la riproduzione. E le api contribuiscono anche a sostenere gli ecosistemi forestali perché l’impollinazione aiuta la rigenerazione degli alberi, che a loro volta contribuiscono a conservare la biodiversità delle foreste.

Suggerimento: è importante imparare a conoscerle. Le api non sono generalmente pericolose. Non tutte le api pungono e quelle che lo fanno, lo fanno per una ragione. Pungere e sciamare sono meccanismi di autodifesa. Conoscerle meglio ci aiuterà a comprenderle, rispettarle e conviverci serenamente. Anzi, quando le avremo studiate un po’ capiremo meglio perché è davvero così importante difenderle.

Alessandra Apicella

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