A Londra nel punto vendita riaperto di Mark & Spencer a Claphan Junction ora si potranno trovare erbe aromatiche freschissime perché coltivate e raccolte sotto gli occhi dei clienti. Saranno ospitate in aree speciali dedicate, le vertical farm realizzate da Infarm.
M&S è il primo rivenditore nel Regno Unito a collaborare con Infarm e il piano prevede l’allestimento di ulteriori unità in altri sei punti vendita di Londra e la creazione di una serie di hub che forniranno le piantine da coltivare ai negozi. Gli agricolori di Infarm si recheranno regolarmente nei negozi per raccogliere le piantine e aggiungerne di nuove.
Infarm realizza dei moduli su misura delle specifiche esigenze dei clienti creando degli ambienti controllati personalizzati in funzione delle piante che si intendono coltivare. Luce, temperatura, pH e sostanze nutritive sono calibrate per far crescere ogni varietà di pianta in modo tale che esprima al meglio il suo sapore, anche le più rare come la menta messicana o la pianta del ghiaccio, una specie di lattuga africana, che richiedono condizioni molto particolari per crescere.
Ogni unità è controllata a distanza grazie a una piattaforma basata sul cloud, vengono utilizzati sensori e tecnologie IoT che consentono di regolare in modo dinamico le condizioni ambientali e i trattamenti in funzione del benessere delle piante. Tutti i dati raccolti da tutte le unità presenti nei negozi, nei ristoranti e in altre sedi, grazie a software avanzati, vengono analizzati e si trasformano in informazioni che aiutano gli specialisti di Infarm a rendere ancora più efficace e precisa la gestione degli ambienti e delle colture. La tecnica di coltivazione è quella idroponica: utilizza il 95 per cento in meno di acqua e il 75 per cento in meno di fertilizzanti rispetto all’agricoltura tradizionale, garantendo qualità e sapori eccezionali a detta degli esperti. Su questo si sono espressi proprio alcuni chef che hanno scelto di avere nei loro ristoranti delle piccole farm dedicate.
Infarm è nata a Berlino nel 2013 da un’idea di Osnat Michaeli e dei fratelli Erez e Guy Galonska. All’inizio era stato adattato e allestito un Airstream del 1955, un modello di una roulotte americana, che era stato parcheggiato proprio in un’area verde della città, i famosi giardini di Berlino “Prinzessinengarten”. Per far conoscere alle persone il loro progetto era stata sviluppata un’applicazione interattiva e gli interessati potevano raccogliere e assaporare direttamente le verdure e i microortaggi coltivati in quell’ambiente decisamente inusuale. Oggi quell’Airstream c’è ancora ed è il loro laboratorio.
Ovviamente il lavoro per far conoscere e comprendere questa nuova idea di agricoltura è stato lungo e paziente, ma i fondatori ci credevano. Hanno coinvolto agricoltori, architetti, ambientalisti ed esperti di alimentazione e hanno promosso il loro modello in seminari e incontri. L’obiettivo era contribuire a rivoluzionare il sistema alimentare. Secondo Infarm, l’agricoltura deve adottare pratiche decisamente più sostenibili che possano arginare il degrado del suolo, lo spreco di risorse idriche e l’uso dei pesticidi, e il sistema alimentare attuale è troppo lontano dalle persone. Era importante riuscire a creare una rete agricola urbana, vicina ai consumatori, capace di integrare l’offerta dei prodotti dell’agricoltura tradizionale collaborando con i coltivatori locali.
La semina di Infarm ha portato i suoi frutti, e ha anche raccolto preziosi finanziamenti – l’ultimo è stato di 100 milioni di dollari – e oggi l’azienda ha le sue coltivazioni in centri commerciali, ristoranti, uffici e negozi e ha siglato accordi con grandi catene di distribuzione in Germania, Svizzera e Francia. Tra i suoi partner Auchan, Edeka, Amazon Fresh, Metro, Migros, Casino, Intermarchè, Selgros. E ora ovviamente all’elenco si è aggiunto Mark & Spencer.
La foto è di Infarm e ritrae la loro nuova area nel punto vendita londinese.