SIG, azienda che opera nell’ambito del packaging in più di 60 Paesi del mondo, ha stretto una partnership con B-Better, un marchio di start-up della Future Platform di Unilever, per realizzare cartoni asettici con fogli di alluminio certificato ASI. Le prime confezioni saranno distribuite in Belgio.
Fondata nel 1853 e con sede a Neuhausen, SIG è stata la prima azienda del settore ad ottenere la certificazione secondo lo standard ASI, Aluminium Stewardship Initiative, che attesta la tracciabilità e la responsabilità nella catena di fornitura del metallo.
Questo vuol dire che l’alluminio utilizzato per tutto il packaging è prodotto e lavorato in modo etico, sia in senso ambientale che sociale. SIG ha anche ottenuto la certificazione ASI Chain of Custody per il suo sito di produzione in Austria, una certificazione che oggi viene estesa a tutti i suoi stabilimenti europei.
Gli impegni e gli obiettivi di SIG in termini di sostenibilità sono molto chiari e sono sintetizzati nella sua strategia “Way Beyond Good”.
La società per i suoi imballaggi di cartone utilizza solo pannelli certificati FSC (Forest Management Certification), crea soluzioni con materiali rinnovabili al 100%, è in prima linea per favorire e aumentare le attività di raccolta e riciclo di cartoni usati.
La stessa scelta dei cartoni è dettata da valutazioni ambientali. Secondo l’azienda, offrono prestazioni migliori rispetto a confezioni alternative come bottiglie di vetro, HDPE o PET, buste e lattine; l’impronta di carbonio del ciclo di vita di un cartone è inferiore dal 28% al 70% rispetto alle alternative e la sua lavorazione richiede un impiego ridotto di combustibili fossili, con tassi di consumo inferiori tra il 38% e il 77%.
Il sistema di confezionamento in cartone asettico consente a bevande e alimenti liquidi di mantenere il loro gusto, aspetto e qualità nutrizionali fino a 12 mesi senza l’uso di refrigeranti o conservanti.
A questo proposito è particolarmente interessante il progetto pilota che SIG sta realizzando in Bangladesh per cui utilizza un’innovativa unità di riempimento mobile autonoma che aiuterà le comunità a conservare il cibo in eccedenza. Il suo nome è “Cartoons for Good”.
SIG ha scelto il Bangladesh proprio perché un sesto della sua popolazione è malnutrito e il 56% dei bambini è sottopeso, le sue iniziative in questo Paese sono realizzate in collaborazione con un’organizzazione internazionale di sviluppo locale, BRAC. Qui il surplus di cibo che rimane nelle mense scolastiche viene conservato in apposite confezioni per offrire pranzi regolari ai bambini meno abbienti durante tutto l’anno. Ma le tecnologie aiutano anche gli agricoltori a conservare i prodotti non consumati e invenduti per poterli utilizzare in momenti successivi. La versione mobile ridimensionata della sua tecnologia di riempimento è stata progettata per essere utilizzata facilmente e mantenuta efficiente in loco.
Ma gli ingegneri SIG che lavorano nel centro tecnologico di Linnich, in Germania, hanno creato anche un’altra soluzione mobile che utilizza la tecnologia di riduzione della temperatura per conservare il cibo cucinato nei pacchetti combisafe, cartoni progettati per conservare in modo adeguato e per tempi lunghi cibi solidi.
Questa tecnologia è stata già testata e una volta che sarà messa a punto diventerà un’ulteriore opportunità per la conservazione del cibo nei Paesi più poveri. Un passo importante nella lotta agli sprechi alimentari, un fenomeno che purtroppo non conosce confini.
L’immagine è di SIG.