Lotta alla plastica: un accordo tra Bio-on e Rivoira per rivoluzionare il packaging dell’ortofrutta

La notizia è di pochi giorni fa, del 28 dicembre scorso, e apre un nuovo scenario per il mondo del packaging alimentare.

Bio-on, quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, e Rivoira, uno dei leader nella distribuzione e produzione mondiale di frutta, hanno infatti siglato un accordo strategico per sviluppare nuovi materiali per il packaging di frutta e verdura fresche, anche monouso, tramite Zeropack, la società fondata da Bio-on e di cui Rivoira ha acquistato il 50%.

L’obiettivo è realizzare pellicole, cassette, piccoli e grandi contenitori, supporti per frutta ed etichette completamente naturali basati su bioplastica, naturale e biodegradabile al 100%, prodotta anche da scarti di frutta e verdura.

Per accelerare lo sviluppo di queste soluzioni Zeropack ha acquisito da Bio-on una licenza esclusiva per l’utilizzo della tecnologia del valore di 10 milioni di euro.

La tecnologia si basa sulle ricerche che Bio-on conduce da 4 anni in questo campo applicativo nei laboratori in Italia e USA e contribuirà a limitare la nuova emergenza ambientale costituita dall’enorme quantità di rifiuti plastici, per i quali, in molti casi, non sono disponibili processi di riciclo efficienti.

Inoltre grazie alla diversificazione del gruppo Rivoira, Zeropack avrà la possibilità di utilizzare la tecnologia Bio-on anche nel campo delle acque minerali. Il gruppo Rivoira infatti controlla Fonti Alta Valle Po, proprietaria di Acqua Eva, azienda giovane in forte espansione nel mercato nazionale e internazionale.

Tutte le bioplastiche sviluppate da Bio-on (PHAs o poli-idrossi-alcanoati e PHBs o poli-idrossi-butirrato) sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili; nella maggior parte dei casi garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali con il vantaggio di essere completamente ecosostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale. Per il packaging alimentare è stato studiato l’utilizzo di PHBs, il materiale organico che deriva completamente dalla natura.

L’obiettivo è diffondere la conoscenza e l’uso di questi nuovi materiale sostenibili, per questo Zeropack intende avviare una serie di collaborazioni con distributori e produttori a livello mondiale.

Alessandra Apicella

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