Danone ha annunciato una nuova iniziativa di cui è capofila e che coinvolge una serie di altri operatori con know how specifici. Il progetto si chiama for “Farming for Generations”.
L’obiettivo è rendere l’industria lattiero-casearia globale più sostenibile aiutando gli allevatori ad adottare pratiche di agricoltura rigenerativa.
“Farming for Generations” coinvolge organizzazioni che si occupano di benessere animale – MSD Animal Health, Neogen e FutureCow – e diverse società: DSM, che opera nel campo della nutrizione e della salute; Yara, specializzata in fertilizzanti, Corteva Agriscience, che sviluppa tecnologie innovative per il settore agroalimentare, Connecterra, che si occupa di soluzioni per l’analisi dei dati e di applicazioni avanzate per il mondo agricolo. All’iniziativa partecipa anche l’Università di Wageningen, centro di eccellenza in campo agronomico.
Il progetto partirà dall’analisi dei modelli di agricoltura e di allevamento adottati in 25 caseifici negli Stati Uniti, nell’UE e in Russia e identificherà le migliori pratiche mettendone in luce anche tutte le diverse variabili, come quelle legate alle aree geografiche, al clima e ai suoli e ai differenti impieghi di soluzioni tecnologiche.
“Farming for Generations” intende mettere in evidenza con casi concreti e dati tutte le potenzialità delle pratiche agricole rigenerative per ridurre le emissioni di gas serra, proteggere il suolo e la biodiversità fornendo al tempo stesso un’alimentazione più naturale e sana per gli animali, con vantaggi per la loro salute e il loro benessere. E ovviamente con vantaggi per il benessere degli esseri umani.
L’agricoltura rigenerativa, infatti, è sempre più considerata una strategia agricola che, oltre a migliorare lo stato del suolo e ad aumentare il profilo nutrizionale degli alimenti, crea effetti positivi sull’intero ecosistema, locale e globale.
Secondo Danone questo tipo di agricoltura è la soluzione per far fronte a molte delle sfide ambientali e sanitarie contemporanee e questo progetto porterà risultati importanti perché definirà dei modelli e identificherà le migliori soluzioni, provate e testate sul campo, per cui queste pratiche potranno essere adottate facilmente su larga scala.
In questo progetto verranno utilizzate tecnologie avanzate come la piattaforma di machine learning Ida di Connecterra che, raccogliendo tutti i dati relativi alla genetica, all’alimentazione e al benessere delle vacche da latte, potrà dare informazioni e indicazioni preziose agli allevatori. La società ha anche creato Ida for Enterprise per collegare tutti gli attori della catena, dagli allevatori ai trasformatori. L’obiettivo è condividere le informazioni e rendere più efficienti le attività di tutti gli operatori permettendo loro di essere in linea con le esigenze dei rispettivi clienti e del mercato.