Nuove proteine dai sottoprodotti delle bioraffinerie: la startup eniferBio conquista più di un milione di euro di finanziamenti

Il pesce è una fonte di proteine più sana ed ecologica della carne e il suo consumo è in costante aumento. Il calo degli stock ittici ha portato all’aumento della piscicoltura ma ultimamente questa pratica è limitata proprio per la insufficiente disponibilità di mangimi prodotti in modo sostenibile.

Proprio per far fronte alle nuove esigenze, la startup eniferBio ha sviluppato un metodo per la produzione di micoproteina Pekilo, una forma di proteina unicellulare derivata da funghi, molto nutriente, che può essere utilizzata come materia prima per l’alimentazione dei pesci. La micoproteina Pekilo proviene dal trattamento di flussi di materie prime organiche sottoutilizzate e rinnovabili delle bioraffinerie e può sostituire la soia, comunemente usata nei mangimi per pesci, la cui coltivazione pone sfide ecologiche come la ben nota deforestazione in Sud America.

Il metodo di produzione di proteine monocellulari Pekilo è stato originariamente sviluppato in Finlandia dall’industria forestale già negli anni ’70. Con lo sviluppo dell’industria della cellulosa, i sottoprodotti si sono esauriti, ma oggi sottoprodotti simili continuano a essere generati in altri settori. eniferBio ha modernizzato questo metodo di produzione di proteine utilizzando biotecnologie innovative. La tecnologia è stata testata e ottimizzata nell’incubatore di imprese di VTT, VTT LaunchPad.

“Abbiamo dimostrato che il processo di produzione di proteine monocellulari funziona con una varietà di sottoprodotti industriali che sono disponibili a livello globale in enormi quantità. Esiste la possibilità di sostituire tutto il concentrato di proteine di soia utilizzato oggi nei mangimi per pesci, un mercato attualmente di 2 miliardi di dollari e in rapida crescita. Inoltre, abbiamo riformato il processo in modo che la proteina prodotta soddisfi i requisiti di alta qualità per l’alimentazione dei pesci. Il metodo di produzione è sostenibile e consente l’autosufficienza proteica. I risultati mostrano che con questo metodo possiamo costruire un business redditizio “, ha dichiarato Simo Ellilä, il fondatore di eniferBio.

Con il supporto di VTT LaunchPad, eniferBio ha ora una rete di partner industriali rilevanti e collabora con molti produttori di mangimi per pesci in tutto il mondo.

Negoziamo con le bioraffinerie di flussi laterali e ottimizziamo il nostro processo in modo mirato a seconda dei produttori. Il numero di bioraffinerie sta crescendo a livello globale e tutti sono interessati a utilizzare i sottoprodotti della loro produzione. È una nuova fonte di reddito per le bioraffinerie. Abbiamo già testato con successo campioni di flusso laterale provenienti da tutto il mondo: India, Tailandia, Brasile e Canada. Il nostro obiettivo è avviare la produzione pilota all’inizio del 2021 e produrre abbastanza proteine in tempi rapidi per farle testare direttamente ai produttori di mangimi per pesci. Da lì il passo successivo è costruire un primo impianto su scala industriale in Europa prima di iniziare a pensare di esportarlo a livello globale”, ha affermato Ellilä.

eniferBio ha ricevuto i finanziamenti  da Nordic FoodTech VC, che investe nella tecnologia alimentare, e Voima Ventures, che investe in startup deep tech basate sulla scienza.

Le immagini sono di eniferBio.

La micoproteina in un’immagine al microscopio.

Alessandra Apicella

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