Packaging sostenibile: i giganti a caccia di innovazioni

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C’è molto fermento nell’area del packaging: arrivare primi al traguardo della sostenibilità è un obiettivo importante, ma anche un vantaggio competitivo, una notizia e un potente strumento di marketing.

E giorni fa ALPLA e BillerudKorsnäs hanno annunciato che costituiranno una joint venture nei confronti di ecoXpac, la società danese che produce bottiglie di carta. Una volta completata la transazione, ALPLA e BillerudKorsnäs, che attualmente ha la maggioranza ed è stata la principale azionista dell’impresa danese dal 2015, possiederanno la società in modo paritario.

Ma chi sono gli attori in gioco?

ALPLA è una delle aziende leader nel settore dell’imballaggio in plastica. Con circa 20.800 dipendenti in tutto il mondo produce confezioni personalizzate, bottiglie, chiusure e parti stampate in 178 impianti in 46 Paesi. Lavora per una vasta gamma di settori: alimenti e bevande, cosmetici, detersivi e detergenti, prodotti farmaceutici, oli per motori e lubrificanti. ALPLA ha anche i propri impianti di riciclo, i PET Recycling Team, con siti in Austria, Polonia e in Messico; dal luglio 2018 collabora con Texplast (Germania) sul riciclo del PET.

EcoXpac è un’azienda innovativa danese specializzata nella progettazione di materiali per il packaging sostenibile, in particolare in pasta di legno, che abbiano un impatto ambientale minimo o neutro, sia per i materiali impiegati sia per i relativi processi produttivi.

BillerudKorsnäs fornisce materiali e soluzioni di imballaggio ecologici, ha clienti in tutto il mondo e 8 unità produttive in Svezia, Finlandia e Regno Unito e circa 4400 dipendenti in oltre 13 Paesi.

BillerudKorsnäs è stata tra le prime a puntare sullo sviluppo di bottiglie di carta realizzate con materiali naturali e riciclabili, un’alternativa nata proprio dalle idee e dalle tecnologie di ecoXpac e che si è tradotta in un progetto nel 2015 con il coinvolgimento di Carlsberg Group e della sua Circolar Community.

Alla fine del 2016, Carlsberg Group aveva realizzato e testato un primo prototipo di una bottiglia di carta, la Green Fiber Bottle. Il piano ora è quello di continuare lo sviluppo e di creare una seconda generazione di bottiglie realizzate con materiali perfettamente naturali e biodegradabili e di avviarne la produzione.

Qualche dettaglio.

EcoXpac produce materiali in pasta di legno e utilizza la tecnologia Impulse Drying Technique (IDT), che asciuga l’acqua e consolida i materiali stessi. L’impiego di questa tecnologia consente di produrre forme complesse in modo rapido e con un consumo energetico molto ridotto rispetto alle tecniche e ai metodi attualmente in uso.

Il team di BillerudKorsnäs ha sviluppato le tecniche per ottimizzare le caratteristiche di design della bottiglia di carta e la capacità di resistere all’alta pressione e ne ha messo a punto il processo di produzione.

Il processo di produzione utilizza una tecnica chiamata “thermoforming” o asciugatura ad impulsi in cui la massa della fibra viene iniettata ed essiccata ad alta pressione in uno stampo chiuso. Questo rende possibile la produzione di forme complesse, rapidamente e con un consumo energetico ridotto. La combinazione di fibre conferisce alla bottiglia di carta anche buone proprietà meccaniche, consentendo di avere bottiglie resistenti e durature.

E proprio in questi giorni il gruppo Nestlé ha ribadito il suo obiettivo di avere il 100% del suo packaging riciclabile o riutilizzabile entro il 2025.

In particolare in tema di bottiglie di plastica ha annunciato che all’inizio del 2020 introdurrà nuovi distributori di acqua utilizzando tecnologie all’avanguardia per aiutare i consumatori a riempire le proprie bottiglie riutilizzabili e lo scorso 18 marzo ha siglato un accordo di collaborazione con Veolia per individuare nuovi modelli per la raccolta dei rifiuti, la selezione e il riciclo di materiale plastico, con particolare attenzione agli imballaggi in plastica flessibile.

Per individuare e sviluppare alternative sostenibili di packaging Nestlé sta lavorando con NaturAll Bottle Alliance, un consorzio di ricerca formato nel 2017 da Danone, Nestlé Waters e Origin Materials, la società californiana specializzata nello sviluppo di materiali innovativi “bio based”..

Alessandra Apicella

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