Lo scorso 14 luglio si sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione di questo master che è diventato un punto di riferimento per l’alta formazione nel settore della comunicazione e del marketing del vino. È organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con l’Università di Pisa, l’Università per Stranieri di Siena, l’Università di Siena, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (Ais).
Il successo di questa iniziativa è testimoniato dal numero di persone che grazie a questa opportunità oggi sono già brillantemente inserite nel mondo lavoro. Il consorzio universitario AlmaLaurea ha registrato un tasso di occupazione compreso fra il 65 e 85.7 per cento, entro un anno dal conseguimento del titolo, tra coloro che hanno concluso il master nelle prime edizioni. Gli sbocchi professionali sono molteplici e riguardano, in particolare, attività di promozione nazionale e internazionale sia per singole aziende sia per marchi collettivi, gestione e responsabilità del marketing, organizzazione di eventi, attività e strategie di comunicazione.
Il corso forma infatti una figura professionale che è in grado di promuovere e valorizzare le caratteristiche specifiche dei vini italiani nei mercati mondiali, sia quelli consolidati (come Stati Uniti, Germania, Regno Unito) sia quelli in espansione (quali Cina, Corea, Russia, Brasile), con un particolare focus su paesi “emergenti” (ad esempio India, Africa, Sud-est asiatico).
Gli “ambasciatori del vino italiano” sono infatti veri e propri specialisti: hanno competenze in degustazione, perché all’interno del master conseguono il diploma di sommelier Ais, conoscono in modo approfondito le caratteristiche e le tradizioni dei territori in cui vengono prodotti i vini, acquisiscono competenze nelle tecniche e nelle modalità di comunicazione necessarie alla promozione dei prodotti enologici. Sono preparati anche sulle tendenze dei diversi mercati mondiali e dei consumatori internazionali.
Al master possono partecipare laureati di primo livello in viticoltura ed enologia, in discipline agrarie-alimentari, economiche, di comunicazione e di marketing o laureati di primo o secondo livello in altre discipline a seconda del profilo professionale da formare, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati. Possono iscriversi anche i laureandi che hanno terminato gli esami di profitto prima dell’inizio delle lezioni e che prevedono di acquisire il titolo di accesso nel corso delle attività didattiche del Master. È anche possibile chiedere di partecipare a singoli moduli o come uditori.
Secondo Pietro Tonutti, docente di viticoltura alla Scuola Superiore Sant’Anna “nonostante le naturali oscillazioni, l’Italia continua a mantenere la leadership mondiale in termini di produzione di vino con i circa 50 milioni di hl dell’ultima vendemmia 2019 e, di questi, poco meno della metà è destinata al consumo interno ed è quindi fondamentale perseguire politiche e strategie di consolidamento del trend positivo dell’export. Negli ultimi dieci anni, infatti, l’esportazione complessiva di vino italiano ha visto un incremento in valore di circa il 65% raggiungendo nel 2019 la cifra di 6.4 Mld di euro”.
Sempre secondo Tonutti, “anche considerando gli ultimi 3 – 4 anni, l’export del vino rappresenta un fattore di assoluta importanza per il settore enologico nazionale con positive ripercussioni anche su altri ambiti ad esso collegati (esempio turismo, promozione più generale del “Made in Italy”).
“Una particolare attenzione – ha precisato il professore – sarà dedicata alle problematiche innescate dall’emergenza Covid-19, che ha colpito il mondo della post-produzione e commercializzazione del vino. Gli scenari aperti a seguito della pandemia e le relative conseguenze obbligano a ideare, sviluppare e mettere a punto strategie innovative anche nel settore specifico del marketing dei prodotti enologici”.
I dettagliin questa pagina del sito della Scuola Superiore Sant’Anna.