Oggi Givaudan, multinazionale che opera nel settore del gusto e del benessere, e Bühler, leader nelle soluzioni tecnologiche per la lavorazione degli alimenti, hanno annunciato l’apertura dell’APAC Protein Innovation Center. Situato presso il sito di Givaudan Woodlands a Singapore, il nuovo centro si avvale di esperti di entrambe le società ed è collegato a un network internazionale di realtà che operano nell’ambito della ricerca e dello sviluppo.
Il Protein Innovation Centre di Singapore è pronto ad accogliere aziende di trasformazione alimentare, start-up e ricercatori di tutta l’area dell’Asia Pacifico (APAC) che intendono sviluppare ingredienti e prodotti a base vegetale. Nel centro, che occupa una superficie di 400 metri quadri, ci saranno le nuove tecnologie di estrusione e lavorazione di Bühler ma anche una cucina per creare prodotti all’avanguardia, strutture di stoccaggio, sale in cui i visitatori potranno confrontarsi e assistere a dimostrazioni dal vivo.
Il centro praticamente copre tutto il processo end-to-end della produzione di proteine vegetali e le aziende saranno affiancate dagli esperti durante tutto il processo di co-creazione, dalla selezione delle materie prime allo sviluppo e alla ricerca di prodotto, dalla scienza del gusto ai test finali sui consumatori. Qui, infatti, si potranno sviluppare prodotti di alta qualità adatti alle applicazioni culinarie asiatiche su larga scala. La struttura può produrre fino a 40 chilogrammi di proteine vegetali all’ora e dispone di impianti per l’estrusione a secco, oltre a una nuova tecnologia di estrusione a umido in grado di dare alle sostanze una struttura fibrosa più simile al muscolo e un contenuto proteico più elevato rispetto ai prodotti estrusi a secco.
Monila Kothari, Presidente APAC, Givaudan Taste & Wellbeing, ha affermato: “Attraverso il Protein Innovation Center, ci proponiamo di creare un ecosistema che supporti le start-up e le imprese alimentari in un ambiente di co-creazione. Il Centro fornirà loro l’accesso alle competenze, alle reti e alla tecnologia necessarie per creare autentiche alternative proteiche a base vegetale che soddisfino le esigenze e le aspettative dei consumatori. Portando soluzioni aromatiche vegetariane, vegane, vegetali e naturali, nonché tecnologie innovative, come quelle per l’estrusione a umido, a Singapore e nella regione, stiamo contribuendo a rendere i cibi a base vegetale più deliziosi, autentici e accessibili alle aziende e ai consumatori “.
Ian Roberts, Chief Technology Officer di Bühler, afferma: “Le proteine alternative contribuiranno a nutrire 10 miliardi di persone in modo sostenibile entro il 2050. E il cambiamento delle nostre catene del valore può essere raggiunto solo se i vari partner dell’ecosistema alimentare iniziano a lavorare insieme oggi. Il Protein Innovation Center non solo consentirà lo sviluppo di più prodotti proteici a base vegetale in tutta l’Asia, ma garantirà anche che i prodotti, di qualità e sapore eccellente, possano essere adattati ai volumi di produzione necessari per creare un impatto ambientale positivo sulle nostre catene alimentari “.
Uno scorcio del nuovo centro di Singapore, l’immagine è di Givaudan e Bühler .
Il tema delle proteine alternative, così come molti altri temi legati alle innovazioni e alla ricerca di un nuovo adattamento della realtà in senso più sostenibile (sia ambientale che sociale ovviamente) è un tema fortemente legato temo anche alle aspettative e pulsioni dei diversi nuclei sociali nei confronti dell’innovazione come casa del futuro, come viaggio che stiamo intraprendendo verso un futuro prossimo in cui dovremo fare sempre più i conti con i guasti causati al pianeta nel suo complesso a seguito del post (due) guerre mondiali. E se da un lato penso che stiamo solo oggi uscendo (forse) da 50-60 anni di consumo sfrenato e di modelli basati sul dogma della “crescita infinita”, dall’altro mi faccio delle domande su come mai iniziative particolarmente innovative (come questa) invece di crescere ed essere portate avanti nel mondo occidentale, vengono invece realizzate in paesi come Singapore. Non che sia un paese sfigato, ma una ditta come Bühler fa parte della storia culturale ed economica dell’Europa…
Temo che siamo una società vecchia e sempre più senza stimoli se non quelli finanziari o ludici correlati al tempo libero. Finiremo per essere un grande museo, o un grande parco dei divertimenti…
Le multinazionali in questione sono attive anche a livello europeo, penso che stiano esplorando mercati molto più aperti all’innovazione e comunque con potenzialità enormi. Il gruppo Buhler sta investendo tanto e seriamente in nuove tecnologie in grado di creare materie prime e prodotti di qualità ma davvero alternativi e sostenibili.