Non è un film di fantascienza, è solo lo scenario per cui sta lavorando Solar Foods: un domani in cui per produrre cibo non servirà più utilizzare terra e acqua.
Questa startup finlandese ha creato Solein una proteina naturale monocellulare che deriva da un processo di fermentazione assolutamente naturale: utilizza anidride carbonica, acqua ed elettricità. Il prodotto finale ha l’aspetto e il sapore della farina di grano e contiene il 50% di proteine, il 5-10% di grassi e il 20-25% di carboidrati.
Il vantaggio di Solein, secondo gli ideatori, è che la sua produzione non dipende dalle risorse del nostro pianeta, non è infatti influenzata dai cambiamenti climatici, dall’acqua e dal suolo, e che il suo impiego e la sua diffusione porterebbe a una drastica diminuzione dell’impronta di carbonio normalmente legata alla catena alimentare.
La sua produzione invece di creare emissioni di CO2 cattura l’anidride carbonica e utilizza elettricità rinnovabile, è 100 volte più sostenibile della produzione di proteine di origine animale o vegetale. Basta una goccia d’acqua per generare un chilo di Solein.
L’idea di creare Solein è nata da un programma spaziale della NASA ed è stata sviluppata dal Technical Research Centre of Finland Ltd e dalla Lappeenranta University of Technology (LUT). Dal 2018, Solar Foods collabora con la European Space Agency in Finlandia per sviluppare un sistema capace di produrre cibo durante le esplorazioni spaziali.
Lo scorso giugno Solar Foods è stata nominata tra le più innovative startup europee per la categoria Hottest Cleatech nell’ambito degli Europas Awards.
L’unicità di questo progetto è dovuta proprio alla genesi di questa proteina, che non dipende dagli ecosistemi del mondo agricolo, come nel caso delle proteine vegetali, e al suo valore intrinseco. È adatta a qualsiasi regime alimentare ed è utilizzabile in diverse categorie di alimenti e prodotti.
Attualmente sono in corso dei progetti pilota ma Solar Foods prevede il lancio commerciale di Solein nel 2021.
Riuscire a produrre cibo di qualità per tutti nei prossimi anni è una sfida gigantesca e quella di Solar Foods è inequivocabilmente una soluzione molto sostenibile e rivoluzionaria. Certo a una prima impressione allarma un po’, o almeno rattrista, l’idea di alimentarci con una polvere, per quanto ricca di proprietà e salutare. Che ne sarebbe dei piaceri della tavola e dei profumi e dei sapori dei nostri alimenti tradizionali? Ma se riflettiamo sulle concrete potenzialità di Solein il quadro appare chiaro: questa proteina potrebbe dare una risposta importante alla mancanza di cibo di tante popolazioni che vivono in situazioni di emergenza o in zone particolarmente aride; potrebbe anche diventare la base o una componente di una nuova serie di alimenti e prodotti utili per la nostra salute. In fondo Solein aiuterebbe a produrre più cibo per tutti senza dover continuare a prosciugare le risorse limitate e duramente provate del nostro pianeta.