Francesco Barbagli ci crede. Crede che sia necessario occuparsi davvero della salute del nostro Pianeta, crede che sia importante parlarne e continuare a parlarne perché è davvero un’emergenza. E le soluzioni esistono. “Poi si può anche non essere d’accordo sulle strategie e sulle scelte da mettere in atto ma l’importante è affrontare seriamente il problema e non far finta che non esista.”
Per Barbagli il tema dei rifiuti e del riciclo dei materiali è molto noto e familiare. Lavora da anni nel gruppo RM Solutions, di cui è fondatore, una società che ha due anime. La prima si occupa di fornire servizi per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Si tratta di servizi specializzati a seconda dei settori di mercato: dalle industrie ai ristoranti, dai laboratori medici alle imprese edili. Si occupa di informare e formare le imprese che producono rifiuti per far sì che gli stessi possano, ove possibile, essere recuperati o in termini energetici o come sottoprodotti. Collabora con tutti i principali consorzi di filiera nazionale. La seconda si occupa di impianti per la gestione di biomasse.
“Ci sono molti tipi di impianti e di processi per la gestione delle biomasse – afferma Barbagli – ma anche queste attività spesso generano scarti e non riescono ad ottenere un utilizzo completo delle risorse. Il ciclo non riesce ad essere pienamente virtuoso. Noi volevamo poter recuperare tutto, sapevamo che le potenzialità delle risorse impiegate lo consentivano. Le piante sono esseri perfetti ed efficienti, da cui possiamo solo continuare ad apprendere.”
“Così ci siamo messi al lavoro e abbiamo coinvolto esperti e ricercatori di diversi atenei e siamo riusciti a realizzare un processo e un impianto che valorizzasse tutte le componenti delle biomasse. Oltre all’energie rinnovabili, grazie alla gassificazione si recupera infatti “Biochar” (carbone vegetale) e Distillato di Legno, sostanze preziose per fertilizzare i terreni, rigenerarli e recuperare la biodiversità.”
E proprio di questo innovativo processo di “gassificazione” e dei suoi relativi prodotti si parlerà il 12 aprile, presso la sede del CREA di Arezzo, nel corso del convegno “Economia Circolare: valorizzazione dei residui agricoli nel processo di gassificazione, non solo energia” un incontro organizzato dall’Ordine degli Agronomi e Forestali di Arezzo, in collaborazione con il Gruppo RM – Energy Solutions e BioDea.
“C’è grande interesse su questi argomenti, l’Ordine degli Agronomi di Arezzo ha condiviso tali orientamenti tanto da tenere dei corsi formativi – continua Barbagli – e ci arrivano richieste di approfondimenti da tutta Italia. Purtroppo però oggi il nostro è l’unico Paese europeo a non avere né normative né piani né forme di incentivi per le energie rinnovabili.”
“Per questo noi l’anno scorso siamo andati a parlare della nostra soluzione all’estero e oggi in Giappone sono già attivi alcuni dei nostri impianti. Ma oggi i temi della sostenibilità e dell’economia circolare si stanno diffondendo e il mercato è sempre più consapevole.”
E se chiedete a Barbagli chi potrebbero essere i clienti ideali di questi impianti avrete una risposta semplice e immediata: “tutti”. “Questi impianti sono stati progettati per essere personalizzabili e modulari, in funzione delle esigenze, e sono semplici da gestire, non richiedono competenze specialistiche. Li abbiamo ideati proprio perché fossero risorse fruibili da chiunque e il nostro desiderio è che siano diffusi su tutto il territorio nazionale proprio come acceleratori locali di una vera economia circolare”.
Morale? Le soluzioni per salvare le risorse del nostro Pianeta ci sono, bisognerebbe solo ricordarsi che l’orologio continua a girare e non si può ricorrere in appello…