Sprechi, risorse preziose nelle mani dei produttori

Gli sprechi alimentari sono un problema gigantesco che nasce spesso a monte della catena alimentare. E in Israele è nata una società che dà consulenza alle aziende per utilizzare al meglio le frazioni alimentari tradizionalmente scartate e trasformarle in prodotti innovativi e redditizi.

La società si chiama Practical Innovation e si propone come partner per affiancare le imprese nella valorizzazione delle risorse, contribuendo non solo a ridurre o eliminare gli sprechi ma a realizzare nuove categorie di alimenti e bevande in una logica di sostenibilità.

Secondo l’azienda, quasi tutti i sistemi di produzione alimentare scartano sostanze alimentari utilizzabili come bucce e semi ricchi di fibre, con valori nutritivi e nutraceutici preziosi. E questo si verifica un po’ in ogni campo: dalla produzione di marmellate alle verdure surgelate ai prodotti da forno.

Per individuare il percorso ideale in grado di trasformare gli scarti in prodotti innovativi Practical Innovation si basa su uno studio attento delle tendenze alimentari e delle tecnologie necessarie alla trasformazione delle materie prime. E l’approccio  concreto si basa su questi parametri: identificare tutte le fonti di materie prime sprecate, valutare e stimare la dimensione annuale degli scarti, creare prodotti innovativi con potenzialità di mercato.

L’azienda sostiene che per ridurre al minimo gli sprechi alimentari e sfruttare al massimo il cibo disponibile, ogni produttore deve guardare fuori dai confini del proprio settore ed esaminare le industrie parallele, ma deve soprattutto imparare a pensare in modo diverso considerando i rifiuti una risorsa preziosa da cui può trarre profitti.

Un esempio concreto di questa nuova visione degli scarti è la bevanda O.Vine, che utilizza gli avanzi della vinificazione.

Practical Innovation ha lavorato con Golan Heights un’azienda vinicola che non sapeva come sfruttare 1.500 tonnellate l’anno di scarti ottenuti dalla produzione di vino per creare una nuova linea di prodotti. Dopo un lungo processo di ricerca, si è arrivati a comprendere che la maggior parte degli antiossidanti delle uve da vino rimanevano nelle bucce e nei semi, un patrimonio da valorizzare.

Alla fine, valutando le tendenze alimentari emergenti, Practical Innovation ha contribuito alla creazione di O.Vine, una nuova categoria di bevanda che si ispira a una delle bevande più antiche al mondo: acqua e vino. La bevanda non ha né zucchero né alcool e viene servita nei ristoranti degli Stati Uniti.

Alessandra Apicella

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