Una delle grandi minacce per le coltivazioni di agrumi è l’inverdimento, Huanglongbing o HLB, che produce frutti amari e privi di valore. Questa malattia ha creato danni ingenti nelle coltivazioni della Florida ed è già stato riscontrata in California, dove sono circa 267.000 gli acri di terreni dedicati alla coltivazione di arance, limoni, pompelmi e mandarini Golden State.
Per questo, il National Institute of Food and Agriculture ha deciso di supportare un team di scienziati dell’UC Riverside, dell’Università della Florida e del U.S. Department of Agriculture’s Agricultural Research Service con l’obiettivo di individuare delle varietà resistenti all’HLB. Il grant per questa emergenza ha un valore di 1,5 milioni di dollari.
“Se trovi una malattia che colpisce le tue colture, un buon primo passo è cercare piante in grado di crescere e produrre nonostante l’infezione”, ha affermato Danelle Seymour, genetista della UC Riverside. “Quindi puoi iniziare a identificare le basi genetiche della tolleranza alle malattie e assicurarti che la prossima generazione di piante includa questi geni”.
Seymour e il fitopatologo della UC Riverside Philippe Rolshausen esamineranno una serie di 350 ibridi di agrumi che sono stati creati e coltivati dai colleghi in Florida, tutti alberi che hanno convissuto con l’agente patogeno ma che hanno resistito: vivono più a lungo, sono più sani e producono più frutti dei loro parenti infetti.
L’unicità del progetto consiste proprio nel fatto che le piante da testare sono state tutte coltivate in un ambiente dove la malattia era presente in modo endemico e che il loro numero è insolitamente grande.
Oltre a cercare parti dei genomi degli ibridi responsabili della loro tolleranza all’HLB, gli scienziati verificheranno anche la presenza di piante che risultano resistenti ad altri agenti patogeni come alcuni nematodi che masticano le radici, impedendo alle piante di assorbire i nutrienti, e la phytophthora, che causa la decomposizione delle radici stesse. Tutte minacce per l’agricoltura californiana.
“In questo modo, ci assicuriamo che la prossima generazione di portinnesti includa i geni giusti e riusciremo ad essere più efficienti nelle nostre pratiche di breeding” ha affermato Seymour.
“Se trovi una malattia che colpisce le tue colture, un buon primo passo è cercare piante in grado di crescere e produrre nonostante l’infezione”, ha affermato Danelle Seymour, genetista della UC Riverside. “Quindi puoi iniziare a identificare le basi genetiche della tolleranza alle malattie e assicurarti che la prossima generazione di piante includa questi geni”.
L’immagine è della UC Riverside.